Cinque Terre, litiga con la fidanzata sulla Via dell’Amore, turista vola dalla scogliera e annega in mare

È precipitato dalla scogliera di Via dell’Amore, alta circa 14 metri, a Manarola, nel Parco nazionale delle Cinque Terre. È morto così Jackson I. Lowe, un ragazzo australiano di 26 anni, il cui cadavere è stato recuperato dalla Capitaneria di porto e dai vigili della del fuco del nucleo Speleo alpino fluviale della Spezia. Il fatto è accaduto nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 luglio. Sull’episodio indaga la Guardia costiera con il supporto dei carabinieri. Gli inquirenti non escludono neppure la pista del gesto volontario. L’incidente è avvenuto nell’ultimo giorno di vacanza trascorso alle Cinque Terre con la fidanzata, anche lei australiana, prima di raggiungere Roma.

Una notte a Manarola, tra i due nasce una discussione, una lite ripresa dalle telecamere di un bar lungo la strada che porta alla via dell’Amore, aperta fino all’una di notte per i cittadini e per i turisti che soggiornano a Manarola e Riomaggiore. E sulla strada degli innamorati, rischiarata dalla luna con il mare mosso che lambisce la scogliera, non si sa ancora con precisione che cosa sia accaduto. È stato confermato dagli inquirenti che il cancello era aperto, forse il ragazzo si è solo sporto troppo in avanti, oppure ha scavalcato la ringhiera di protezione, ha perso l’equilibrio precipitando così dalla scogliera, sulle rocce che contornano la costa selvaggia di via dell’Amore e delle Cinque Terre. Il mare è poco più in là, irraggiungibile.

Gli investigatori valutano anche l’ipotesi di un gesto volontario, compiuto dal giovane al culmine della discussione con la fidanzata. A dare l’allarme è stata la giovane sotto choc, accompagnata al pronto soccorso e assistita da alcuni psicologi. A intervenire in soccorso del ragazzo oltre ai vigili del fuoco e alla Guardia costiera, anche il soccorso alpino, i carabinieri di Riomaggiore, il 118 e le ambulanze della Misericordia di Pitelli e delle Grazie. Le operazioni di recupero della salma sono state effettuate con difficoltà, a causa del mare mosso. La ragazza verrà ascoltata non appena starà meglio, per ricostruire la dinamica dell’incidente. La pm Alessandra Conforti, attende per un primo rapporto sulla vicenda dagli investigatori della Capitaneria di porto e non è escluso che venga eseguita l’autopsia. L’ambasciata e il consolato australiani in Italia hanno fornito il loro supporto alla famiglia del giovane e alla ragazza.