Chiara Petrolini resta ai domiciliari ma con il braccialetto elettronico, respinto appello della procura che chiedeva il carcere

La 21enne Chiara Petrolini, accusata di aver ucciso i suoi due neonati, resta ai domiciliari nella sua casa di Traversetolo, in provincia di Parma, ma le va applicato il braccialetto elettronico

Chiara Petrolini resta ai domiciliari ma con il braccialetto elettronico. Questa la decisione del Riesame: i giudici hanno parzialmente riformato l'ordinanza del Gip di Parma in senso più restrittivo, ma non hanno accolto la richiesta della procura che invece aveva chiesto il carcere per la giovane. La 21enne è accusata di omicidio e soppressione di cadavere dei due figli neonati.

Chiara Petrolini resta ai domiciliari ma con il braccialetto elettronico

La 21enne Chiara Petrolini, accusata di aver ucciso i suoi due neonati, resta ai domiciliari nella sua casa di Traversetolo, in provincia di Parma, ma le va applicato il braccialetto elettronico. Il tribunale del Riesame di Bologna ha riformato in maniera più restrittiva l'ordinanza del gip, non accogliendo la richiesta di carcere da parte della procura. La modifica della misura, tuttavia, non sarebbe esecutiva fino al pronunciamento della Cassazione, in caso di ricorso del difensore. 

Chiara Petrolini è accusata di omicidio e soppressione di cadavere dei due figli neonati, uccisi al termine di gravidanze di cui tutti erano all'oscuro, secondo i giudici. Il primo sarebbe stato ucciso il 12 maggio 2023, ed il secondo il 7 agosto 2024.

Recentemente, sono uscite le motivazioni della Cassazione in merito alla sentenza sui domiciliari a Chiara Petrolini: "Può rimanere ai domiciliari perché i fatti di interesse processuale si sono svolti in presenza di condizioni non più presenti né ripetibili". Tuttavia, la Corte è andata in cortocircuito nella stessa sentenza, riconoscendo all'indagata "una elevatissima capacità mistificatoria e una non comune determinazione criminale".

I giudici hanno sostenuto che "Chiara Petrolini ha potuto commettere i gravissimi reati che le sono ascritti in quanto ella è stata capace di instaurare e coltivare una ricca ed articolata vita di relazione ed affettiva che in regime di arresti domiciliari le sarebbe, invece, giocoforza inibita e i fatti di interesse processuale si sono svolti in presenza di condizioni non più presenti né ripetibili".