Bayesian, sotto sequestro area di lavoro per recupero relitto dopo morte sub, rimandate operazioni, “ustioni e lesioni sul corpo di Rob Cornelis Maria Huijben Uiben”

Sospese le operazione di recupero del Bayesian e posta sotto sequestro area di lavoro dopo morte del 39enne olandese Rob Cornelis Maria Huijben Uiben. L'uomo sarebbe stato colpito da una scheggia rovente dopo utilizzo fiamma ossidrica, infatti sono "presenti lesioni ed ustioni sul corpo del sub". Come anticipato dal GdI, i servizi segreti erano presenti sul relitto i primi due giorni, con il supporto del Comsubin, portando via tutti i materiali riservati

L’area di lavoro per il recupero del Bayesian è stata posta sotto sequestro e sono state rimandate le operazioni dopo la morte del sub olandese di 39 anni Rob Cornelis Maria Huijben Uiben. La sospensione delle attività della società che si occupa del recupero del Bayesian è stata decisa questa mattina dalla procura di Termini Imerese, in particolare dal pm Raffaele Cammarano, che coordina anche le indagini sull'affondamento dello yacht. Inoltre, da un'ispezione sul corpo del sub risultano "ustioni e lesioni", smentendo la notizia che era stata diffusa precedentemente.

Rob Cornelis Maria Huijben Uiben era sceso con altri colleghi sommozzatori per effettuare il taglio del boma, operazione preliminare alla rimozione dell'albero da 75 metri che caratterizzava il veliero del magnate americano Mike Lynch.

Non essendo riusciti con le chiavi inglesi, i sub sono scesi con una specie di fiamma ossidrica: una volta tagliato, il boma sarebbe schizzato e un pezzo di metallo avrebbe colpito Huilben Uben. La causa della morte quindi sarebbe stato il boma, che l'ha trafitto, e non quella diffusa nei primi momenti, ossia l'esplosione di un bombola o un malore improvviso. Nonostante il sub sia stato trafitto, era stata diffusa la notizia che sul corpo non ci fossero "ustioni o lesioni", notizia che segnava un strana incongruenza con la dinamica della morte del 39enne olandese, tuttavia è arrivata la smentita: “ustioni e lesioni presenti sul corpo di Rob Cornelis Maria Huijben Uiben”.

Bayesian, la "maledizione" del veliero, morto un sub olandese di 39 anni durante le operazioni di recupero "colpito da scheggia rovente", "lesioni ed ustioni presenti sul corpo"

La morte del sub si è consumata ieri, durante una delicata fase preliminare del recupero del relitto. A perdere la vita è stato Rob Cornelis Maria Huijben, 39 anni, di nazionalità olandese. Secondo una prima ricostruzione, il sub, insieme ad altri colleghi, stava effettuando il taglio del boma – un passaggio fondamentale per la rimozione dell’albero maestro di circa 75 metri – quando, a seguito dell'utilizzo della fiamma ossidrica, un pezzo metallico sarebbe schizzato colpendolo mortalmente, la stranezza è che inizialmente è stato dichiarato che sul corpo "non erano presenti segni di lesione" rendendo "poco chiara la circostanza". Tuttavia, dopo un'ispezione accurata sul corpo del sub la tesi è stata smentita, confermando la presenza di "ustioni e lesioni sul corpo di Rob Cornelis Maria Huijben". Le riprese video delle operazioni si erano interrotte bruscamente dopo "l'incidente", facendo scattare l’allarme e i soccorsi.

Sul posto è intervenuto il sostituto procuratore di Termini Imerese, Raffaele Cammarano, che ha disposto il sequestro delle attrezzature e l’interruzione dei lavori in attesa di ulteriori accertamenti. Nelle prossime ore dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo del sommozzatore e sono previsti sopralluoghi tecnici per verificare le condizioni di sicurezza in cui si svolgevano le operazioni.

Il Bayesian era affondato lo scorso agosto con a bordo sette persone, tutte rimaste intrappolate nel relitto. Tra le vittime, il magnate britannico e proprietario del veliero Mike Lynch, sua figlia Hannah, Jonathan Bloomer (presidente di Morgan Stanley International) e la moglie Judy, la coppia Chris e Neda Morvillo e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.

La morte del sub olandese durante le operazioni di recuperò è un'ulteriore stranezza nel caso del Bayesian, segnato dal coinvolgimento dei servizi segreti stranieri, in primis l'MI6, con cui Lynch aveva legami. Inoltre, due giorni prima che la tromba d'aria si abbattesse su Palermo, Stephen Chamberlain, ex vicepresidente finanziario di Mike Lynch, ha perso la vita in un incidente a stradale a Stretham, località a nord di Cambridge, in Inghilterra. È stato investito da una Vauxhall Corsa blu mentre faceva jogging. Una coincidenza incredibile. 

Naufragio Bayesian, “casseforti aperte, pc, hard disk e memorie esterne già portate via, servizi segreti all’interno del relitto pochi giorni dopo l’affondamento”

Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computerhard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/703309/naufragio-bayesian-casseforti-aperte-pc-hard-disk-e-memorie-esterne-gia-portate-via-servizi-segreti-allinterno-del-relitto-pochi-giorni-dopo-laffondamento-retroscena.html 

Cariche esplosive sul Bayesian

Intervistatati dal GdI, 2 inquirenti hanno rivelato che i servizi segreti avrebbero “piazzato cariche esplosive sullo scafo del veliero e fatte esplodere la notte tra il 18 e 19 agosto”. Inoltre, hanno aggiunto che “molto probabilmente le prove saranno occultate una volta che lo yacht sarà recuperato e spostato verso il porto di Termini Imerese”.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/703626/naufragio-bayesian-inquirenti-al-gdi-cariche-esplosive-piazzate-da-servizi-segreti-sul-veliero-una-volta-recuperato-saranno-occultate-prove.html