10 Febbraio 2025
Una volante della polizia
San Benedetto del Tronto, un 30enne africano è stato fermato dagli agenti di polizia perchè su un treno senza biglietto. Dopo essere stato portato in commissariato, l'uomo si è scagliato contro gli agenti ferendone 3; ad una poliziotta ha staccato a morsi un dito. Inutile l'utilizzo del taser sull'uomo africano, finito anche lui in ospedale per le cure. I sindacati ora sottolineano nuovamente la necessità di aumentare il personale: "Situazione critica, organico inadeguato rispetto alle necessità".
Il fatto è avvenuto a San Benedetto del Tronto, circa all 23 della notte tra venerdì e sabato. Un uomo africano di 30 anni è stato fermato su un treno in quanto senza biglietto; alla fermata di San Benedetto è stato consegnato agli agenti di polizia che l'hanno portato in commissariato per l'identificazione. L'uomo avrebbe quindi iniziato ad infuriarsi aggredendo i poliziotti. Gli agenti hanno cercato di fermarlo, anche utilizzando il taser, ma senza successo; sono rimasti feriti nella colluttazione 3 agenti, tutti portati in ospedale. La più grave è una donna, a cui l'uomo ha staccato parzialmente l'ultima falange di un dito della mano destra; è stata portata all'ospedale di Ancona per essere sottoposta ad un intervento chirurgico.
L'episodio ha dato vita a molte polemiche, soprattutto per quanto riguarda l'organico del commissariato di San Benedetto del Tronto. Il segretario provinciale del Siulp di Ascoli, Benedetto Farnesi, ha commentato la vicenda sottolineando la necessità di rafforzare il personale del commissariato e di aumentarlo di livello: "Questo è il risultato di tale sottovalutazione. L’unica volante del turno serale non ha avuto modo di ricevere ausilio, poiché era l’unica pattuglia delle forze dell’ordine disponibile in riviera e, peraltro, era composta da un collega che aveva già espletato il turno pomeridiano. Lo sporadico ausilio del reparto prevenzione crimine non è più sufficiente per una situazione molto critica, ma servono interventi strutturali di assegnazioni di personale. L’aggressione a una collega da parte di un cittadino straniero deve rappresentare un punto di svolta, perché non si può continuare con una chiara sottovalutazione dell’attività di prevenzione della sicurezza in riviera".
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