12 Luglio 2024
La studentessa, 14 anni, si è alzata e si è diretta verso la finestra della sua classe. Poi si è seduta sopra al davanzale a penzoloni nel vuoto, minacciando di buttarsi giù dal secondo piano della palazzina. Nell'aula ci sono una ventina di altri adolescenti che vivono momenti di terrore. A evitare una tragedia è la freddezza del professore che sta tenendo la lezione. Con una prontezza di riflessi si avvicina alla ragazza, l’afferra e la porta in salvo. Il drammatico tentativo di suicidio sventato dal prof e avvenuto negli ultimi giorni di lezioni, si scoprirà in seguito grazie alle indagini dei carabinieri, nasconde una storia di abusi sessuali che la giovanissima subisce da tempo. E sui cui contorni sono in corso delicatissime indagini da parte del personale specializzato di detective dell’Arma. A chiamarli è il preside.
La studentessa è in forte stato di disagio psicofisico. In quel momento non sono ancora chiare le ragioni del tentativo di togliersi la vita. Inizieranno a delinearsi solo in seguito. La giovane quasi fatica a parlare. Per questo viene trasferita d’urgenza al pronto soccorso del Gaslini e quindi trasferita nel reparto di psichiatria infantile. Ci sono volute settimane alla giovanissima per riprendersi. Dimessa dall’ospedale è stata sentita dal personale specializzato in codice rosso dell’Arma dei carabinieri. Ai militari, che con la massima delicatezza l’hanno sentita, ha denunciato di «aver subito ripetute violenze sessuali» e anche per questo di «aver tentato di togliersi la vita». Poi la giovane non ha voluto aggiungere nulla e circoscrivere l’ambito di questi abusi. I carabinieri hanno avviato accertamenti investigativi per fare chiarezza su quanto accaduto e, soprattutto sul contesto in cui sarebbe maturato. Se in ambiente familiare oppure in altri ambiti. Indagini in questo senso sono in corso e non è escluso che, durante il percorso psicoterapeutico a cui la giovane sarà sottoposta nelle prossime settimane, emergano elementi utili dal punto di vista investigativo.
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