Genova, trentenne cade da un muraglione e perde la vita dopo un volo di 13 metri, non si esclude l'omicidio

Quando i soccorsi hanno trovato il corpo senza vita di un uomo di circa 30 anni tra i palazzi nel quartiere genovese di Sampierdarena, hanno inizialmente pensato a un suicidio. Ma l’ipotesi del gesto volontario, pur essendo ancora presa in considerazione come probabile, non è la sola. Alcune circostanze hanno portato i carabinieri, su disposizione della procura, a indagare più a fondo sull’evento tragico.

E la morte di un cittadino ecuadoriano di 34 anni, il cui corpo è stato trovato nel cortile di un condominio in via La Spezia, si è tinta di giallo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il magistrato di turno, la pm Valentina Grosso. In base a quanto circoscritto finora dai militari, il trentaquattrenne  è caduto da un'altezza di 13 metri, dal sovrastante corso Magellano, morendo sul colpo. Sulle prime si era ipotizzato un suicidio, ma alcune possibili anomalie hanno indotto gli inquirenti ad approfondire. In particolare, non è chiaro perché una scarpa e il cappellino della vittima si trovassero a una trentina di metri dal luogo della caduta.

Gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore della vittima, per capire dove e con chi avesse trascorso la serata. Nella zona  ci sono alcune telecamere, dalle quali l'Arma potrebbe aver ottenuto qualche traccia utile. Domani invece all'istituto di medicina legale del San Martino sarà eseguita l'autopsia, ritenuta a sua volta importante.