10 Maggio 2024
Arrestato il boss latitante Francesco Abbinante in una villetta a Castelvolturno: il 25enne era in fuga dallo scorso 7 novembre. L’operazione ha visto coinvolti 37 indagati per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e al traffico di stupefacenti appartenenti al clan. Operazione che quindi si allarga con la cattura del boss Francesco Abbinante, arrestato dai carabinieri di Napoli a Castelvolturno, in provincia di Caserta, grazie all’aiuto del suo stesso Bull Terrier che ha catturato la loro attenzione e ha permesso di scovarlo.
Da anni i membri del clan impongono un doppio pizzo ai commercianti di Rione Monterosa. Esigendo rate settimanali o mensili, poi imponendo la vendita di prodotti riconducibili ad aziende a loro vicine o implicate nel racket. Secondo gli inquirenti l'uomo è a capo di una potente cosca di Napoli nel quartiere di Secondigliano in grado di importare tonnellate di droga quali Cocaina, Hashish, Marijuana, Cobret dal Sudamerica. Oltre alle intercettazioni telefoniche, ci sono anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, a cominciare da quelle fornite dal pentito Luigi Rignante, che ha in precedenza svelato i nuovi ras degli Abbinante, per ricostruire i nuovi organigrammi del clan e i suoi metodi criminali.
Abbinante si trovava da solo al momento dell'accesso dei militari dell'Arma all'interno del suo covo. Le attività di ricerca dei militari, avviate alcuni giorni prima, si sono concentrate su una villetta nei pressi della quale era stato visto il cagnolino: per molti giorni non vengono riscontrate tracce della sua presenza, fino a quando non si è incastrato con le sue stesse mani, sporgendosi dalla finestra. Errore fatale che gli è costato il riconoscimento e la cattura.
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