21 Marzo 2024
Fonte: Imagoeconomica
L'arrivo della nuova stagione porta con se, oltre alle belle giornate, anche una raffica di aumenti necessaria per far fronte ai tanti impegni onerosi che il governo Meloni ha assunto. E come sempre accade in questi casi, non potendo toccare in questo momento storico la benzina, già ai massimi da mesi, il ministero delle Finanze mette le mani sulle sigarette aumentando fino a 0,20 centesimi il prezzo di ogni singolo pacchetto. Che poi altro non è che la seconda tranche di aumenti come stabilito dalla manovra per il 2024 che ha ritoccato il prezzo di quei marchi che non erano aumentati lo scorso 2 febbraio, quando l'importo fisso per unità di prodotto è passato da 20,20 a 29,30 euro per 1.000 sigarette, con un aumento di circa 10-12 centesimi a confezione. Per chi fuma un pacchetto al giorno si tratta di una spesa di 6 euro in più al mese e 72 euro l'anno. I nuovi prezzi di ogni singola sono consultabili sul sito dell'agenzia dei Monopoli e delle Dogane che ha aggiornato oggi i listini dei prezzi al pubblico. Gli aumenti vengono annunciati anche sul sito della Fit, Federazione Italiana Tabaccai.
Questo l'elenco con i nuovi prezzi al pacchetto aumentati da ieri mercoledì 20 marzo, come indicato nel documento dell'Adm:
American Spirit Original Orange 6,50 euro al pacchetto; American Spirit Original Yellow 6,50 euro al pacchetto; Benzon & Hedges Gold 6,40 euro al pacchetto; Camel Activate 5,70 euro al pacchetto; Camel Blu 100’s 5,70 euro al pacchetto;
Camel Blue (cartoccio) 5,40 euro al pacchetto; Camel Blue 5,70 euro al pacchetto; Camel Compact 5,50 euro al pacchetto
Camel Essential Blue 5,50 euro al pacchetto; Camel Orange 5,70 euro al pacchetto; Camel Silver 5,70 euro al pacchetto;
Camel White 5.70 euro al pacchetto; Camel Yellow (astuccio) 5,70 euro al pacchetto; Camel Yellow (cartoccio) 5,40 euro al pacchetto; Camel Yellow 100’s 5,70 euro al pacchetto; Corset Marine 5,30 euro al pacchetto; Corset Mauve 5,30 euro al pacchetto; Corset Pink 5,30 euro al pacchetto; Corset White 5,30 euro al pacchetto; Glamour Blue 6,00 euro al pacchetto;
Glamour Pinks 6,00 euro al pacchetto; Pueblo Blue 5,70 euro al pacchetto; Pueblo Classic 5,70 euro al pacchetto;
Pueblo GT 5,70 euro al pacchetto; Pueblo Orange 5,70 euro al pacchetto; The King Blue 100’S 5,00 euro al pacchetto;
The King Blue 4,90 euro al pacchetto; The King Red 100’S 5,00 euro al pacchetto; The King Red 4,90 euro al pacchetto;
The King Silver 100’S 5,00 euro al pacchetto; The King Silver 4,90 euro al pacchetto; The King SSL Blue 5,00 euro al pacchetto; The King SSL White 5,00 euro al pacchetto; The King Storm 100’S 5,00 euro al pacchetto;
Winston Blue 100s 5,30 euro al pacchetto; Winston Blue 5,30 euro al pacchetto; Winston Blue Super Line 5,30 euro al pacchetto; Winston Expand 5,30 euro al pacchetto; Winston Red 100s 5,30 euro al pacchetto; Winston Red 5,30 euro al pacchetto; Winston Silver 100S 5,30 euro al pacchetto; Winston Silver 5,30 euro al pacchetto;
Winston Silver Super Line 5,30 euro al pacchetto; Winston White 5,30 euro al pacchetto; Winston White Super Line 5,30 euro al pacchetto.
"Le entrate dello Stato garantite dalle accise sui tabacchi sono passate dai 10,23 miliardi di euro del 2015 ai 15 miliardi di euro stimati per il 2023, con un incremento di 4,77 miliardi di euro (+46,6%)", lo afferma il Codacons in una nota intervenendo sui nuovi rincari per le sigarette. "I costanti aumenti delle accise sui prodotti da tabacco introdotti negli ultimi anni e l'ingresso di nuovi dispositivi come quelli da inalazione o a tabacco riscaldato hanno portato ad una crescita delle entrate statali garantiti dalla tassazione sulla sigarette. - spiega l'associazione - Basti pensare che, tra le marche più diffuse, un pacchetto di Camel blue nel 2015 costava 4,60 euro contro i 5,40 euro odierni, con un aumento del +17,4%; le Philip Morris Red sono passate da 4,50 a 5,30 euro (+17,8%), le Rothmans da 4,20 a 5,00 euro (+19%). Un pacchetto di Dunhill International raggiunge oggi il prezzo di 6,70 euro".
Per Carlo Rienzi presidente del Codacons non basta aumentare i prezzi delle sigarette per scoraggiare le persone a smettere di fumare, come confermano i dati degli ultimi anni. "In linea generale siamo favorevoli all'aumento dei prezzi dei prodotti che danneggiano la salute e mettono a rischio la vita umana, ma intervenire solo sui listini delle sigarette sembra sortire effetti solo sui conti dello Stato, e non sulla salute pubblica. - dichiara Rienzi - Tra il 2015 e il 2022, in base ai dati ufficiali dell'Iss, il numero di fumatori è sceso solo di 1 milione, passando da 11,5 milioni di persone a 10,5 milioni. Questo dimostra che, oltre ad intervenire sui prezzi con innegabili vantaggi per le casse statali, serve avviare una battaglia serrata al fumo e alla dipendenza da fumo, con misure davvero efficaci che allontanino i cittadini, soprattutto i giovani, dalle sigarette", conclude il Presidente.
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