Giovanna Pedretti, aperta inchiesta a Lodi per istigazione al suicidio, sul web minacce di morte a Lucarelli: "Guardati le spalle"

I carabinieri stanno indagando per risalire all'identità del computer o dello smartphone dal quale è partita la recensione online

Sul caso legato alla morte di Giovanna Pedretti è stata aperta un'inchiesta per istigazione al suicidio. La ristoratrice, titolare della pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano e trovata morta nella serata di domenica, era salita agli onori delle cronache per via di una recensione su Trip Advisor di un cliente, che si lamentava per aver mangiato nel locale con a fianco dei gay e un ragazzo disabile. Ora i carabinieri stanno indagando per risalire all'identità del computer o dello smartphone dal quale è partita la recensione online. Giovanna Pedretti aveva risposto a quella recensione, ma per molti quella risposta era frutto di una possibile strategia marketing. 

Giovanna Pedretti, aperta inchiesta a Lodi per istigazione al suicidio

I carabinieri stanno cercando di ricostruire ogni singolo particolare per risolvere il mistero legato alla morte di Giovanna Pedretti. I militari chiederanno a Google una risposta per chiarire ogni dubbio nell'inchiesta della Procura di Lodi che ora procede per istigazione al suicidio, ipotesi che consentirà oggi e nei prossimi giorni gli approfondimenti e gli accertamenti tecnici necessari. Le indagini procedono anche per chiarire ogni aspetto di quando accaduto domenica mattina quando la donna, dopo essere uscita di casa in auto all'alba, si sarebbe tagliata le vene dei polsi per poi gettarsi nelle acque del Lambro. Sulla pista del suicidio, infatti, non sembrano più esserci dubbi.

Sul web minacce a Selvaggia Lucarelli

"So dove abiti, guardati le spalle perché hai le ore contate. Ti accoltello quando meno te lo aspetti. Non è uno scherzo". Questo è soltanto uno dei tanti messaggi arrivati sui social di Selvaggia Lucarelli in seguito alla morte di Giovanna Pedretti. Per la maggior parte degli utenti social, la morte della ristoratrice sarebbe colpa dell'ex giornalista, la quale, con un lungo post, ha deciso di rispondere agli attacchi. "Di questa signora morta non importa nulla a nessuno. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola. La politica. I colleghi a cui stavo poco simpatica. I giornali stessi", afferma Selvaggia Lucarelli. "Si preferisce scaricare le colpe più genericamente sui social brutti e cattivi, social che alla fine sono il perfetto capro espiatorio del giornalismo". La blogger ha difeso anche il fidanzato Lorenzo Biagiarelli, primo a notare le incongruenze della recensione: "Una persona che si occupa di cibo e ristorazione, sensibile e pacifica ma che ha avuto due sfortune: che la povera signora si sia suicidata e che è il mio fidanzato. Se ogni volta che una persona finisce sulle cronache criticata per qualche motivo si suicidasse  i giornali dovrebbero chiudere. Ogni volta che qualche sito dedica un articolo a me, spesso stravolgendo parole per farmi sembrare Belzebù, sotto ci sono talmente tanti insulti che se fossi fragile sarei da tempo in una clinica psichiatrica. Ad essere ottimisti. Nessuno filtra o cancella. Io, per dire, nei limiti del possibile lo faccio".