10 Gennaio 2024
Ospedale Fazzi, X @Contini Marco
Una tragica vicenda si è consumata a Lecce, dove una bambina di sei anni ha perso la vita a causa di uno shock settico derivato da una grave infezione. Inizialmente ricoverata il giorno dell'Epifania presso l'ospedale "Vito Fazzi", la piccola, nonostante gli intensi sforzi del personale medico della rianimazione, ha purtroppo cessato di vivere nel tardo pomeriggio. L'attestazione di morte è arrivata dopo le sei ore di osservazione previste dal protocollo.
Il 6 gennaio scorso, la bambina aveva manifestato un peggioramento delle sue condizioni di salute, e i genitori l'avevano trasportata al pronto soccorso del "Dea" di Lecce nella tarda mattina, trovandosi già in stato comatoso, con 40 di febbre e immunodepressa. Dopo i primi esami clinici, i sanitari avevano prontamente optato per il trasferimento d'urgenza nel reparto di rianimazione. Nonostante la volontà dei genitori di procedere alla donazione degli organi, la malattia infettiva di probabile natura batterica non lo ha permesso.
Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra lo shock settico e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
Per shock settico si intende una grave manifestazione della sepsi, ovvero una sindrome potenzialmente letale caratterizzata da un diffuso malfunzionamento di più organi contemporaneamente. Questa alterazione è dovuta a una eccessiva e sregolata risposta infiammatoria dell’organismo nei confronti di agenti infettivi esterni, principalmente batteri.
Nonostante i molteplici sforzi compiuti dai medici, il cuore della piccola ha smesso di battere. Un profondo dolore ha permeato le corsie dell'ospedale leccese, colpendo l'intera comunità del Salento, che aveva nutrito speranze di un miracoloso recupero nonostante la gravità della situazione sin dal momento del ricovero. Attualmente, i medici ipotizzano una possibile causa della morte legata a un caso di encefalite, escludendo al momento un'eventuale infezione da meningite meningococcica.
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