Fuga Artem Uss, identificato il commando che aiutò l'imprenditore russo nell'evasione, 6 mandati di arresto. USA: "Taglia da 7 mln per trovarlo"

Fuga Artem Uss, per l'imprenditore russo figlio di un oligarca molto vicino a Putin, evaso dai domiciliari a Milano è scattato un ordine di arresto. I Carabinieri di Milano stanno eseguendo delle ricerche a tappeto in provincia di Brescia e all'estero, dopo che è stata indetta un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Artem Uss. 

Fuga Artem Uss, due dei complici sono già stati arrestati

La rete di fiancheggiatori che lo hanno aiutato a evadere lo scorso marzo dalla sua abitazione nel Milanese mentre era ai domiciliari in attesa di estradizione negli USA, è stata scoperta. Si tratterebbe di altre cinque persone accusate di aver organizzato la sua fuga in Russia. Ciò che contestano i PM milanesi sono i reati di evasione e procurata evasione. Il GIP Anna Magelli su richiesta del PM Giovanni Tazrzia che coordina le indagini con il Procuratore di Milano Marcello Viola ha disposto gli arresti, in collaborazione con Eurojust e le autorità statunitensi. I destinatari sono Vladimir e Boris Jovancic, padre e figlio di origini bosniache, Matej Janezic, sloveno e Srdjan Lolic e Nebojsa Ilic, serbi.

Due dei cinque complici sono stati già arrestati, si tratta di Boris Jovancic, figlio del basista Vladimir, catturato a Desenzano (Brescia), e  un altro preso in Croazia. Era intestata al primo, la Volvo V60 che figura tra le auto usate per portare Uss fuori dall'Italia.

Il Dipartimento di Stato Usa ha messo una taglia sino a 7 milioni di dollari per chi fornisca informazioni utili all'arresto e/o alla condanna di Uss.

Chi è Artem Uss e da dove è evaso 

Artem Uss era stato bloccato il 17 ottobre 2022 a Malpensa su mandato statunitense: su di lui, l'accusa di presunti traffici illeciti di materiale civile. Dopo essere stato in cella a Busto Arsizio fino al 2 dicembre, successivamente a un provvedimento depositato il 25 novembre ed eseguito una settimana dopo, è finito ai domiciliari con il braccialetto elettronico, in una casa presa in affitto nel piccolo centro del Milanese, a Basiglio. Aveva scelto quel luogo in attesa del termine dei lavori di ristrutturazione dell'enorme appartamento comprato dalla moglie nello stesso complesso residenziale. Il 21 marzo poi, è stato dato il via libera all'estradizione oltreoceano, ma già il giorno dopo il figlio dell'oligarca aveva fatto perdere le sue tracce, per poi fare la sua apparizione due settimane dopo in Russia.