Milano, Fantozzi all’Atm point con la tessera ritrovata: “Mi attivi l’abbonamento”, “spiacenti, non si può, rifacci il bonifico”

Il ragioniere, dopo essere stato graziato dal megacontrollore galattico sul tram, corre agli uffici di Atm per rinnovare l’abbonamento. Ma qualcosa, manco a dirlo, va storto

Fantozzi è sul divano coperto di cellophane. Canottiera, bretelle e basco, mira e rimira, gira e rigira la tessera di Atm che ha finalmente ritrovato. L’ultima volta, quando ha provato a usarla sul tram, è stato graziato della multa dal megacontrollore galattico, secondo il quale la card non era stata attivata ed è andato all’Atm Point, ma era fuori orario.
Ma Fantozzi (che ha già fatto il bonifico per il rinnovo dell’abbonamento alla modica cifra di 330 euro) non demorde, e ritorna al point di Piazza Duomo. 


Milano, Fantozzi trova la tessera di Atm: “Pina! Era nel basco! Ho fatto il bonifico, prendo il tram”. E lì, il megacontrollore: “Non è attiva, vadi all’Atm point”

Il ragioniere, entusiasta di aver ritrovato la card e sicuro per il bonifico effettuato, sale subito sul tram, ma l’obliteratrice si illumina di rosso e il megacontrollore galattico lo gela: “Fantocci, non è stata attivata”

Altro giro, altra timbratura dal megadirettore Balaban

È raggiante, Fantozzi. Manco fosse stato invitato a cena della signorina Silvani. Stringe la tessera tra le mani e non vede l’ora di farsi attivare la card. “Buongiorno, ho trovato la tessera! Mi attriv… Mi artiv… Mi attivi il rinnovo”, dice il ragioniere alla signorina super gentile di Atm. “Mi scusi, Fantocci, ma non si può”, ribatte lei. “Ma come?”, esclama Fantozzi, che in un attimo è passato dall’entusiasmo a quella sensazione di arrendevolezza e di rassegnazione che ben conosce. “O l’attiviamo immediatamente, appena ci arriva il bonifico, oppure, come nel suo caso, dobbiamo restituire il pagamento”. “Com’è umana lei…”.
Fantozzi deve tornare in ufficio contabilità e contattare il geometra Filini, farsi ri-timbrare l’approvazione dal megadirettore Balaban (dopo crocifissione in sala mensa) e rifare il bonifico. “Purtroppo è così”, dice la signorina allargando le braccia. “Se poi vuole rinnovare subito l’abbonamento possiamo farlo partire dal 1° ottobre”. “Scusi, santità, oggi è il 24 ottobre, che succede se l’abbonamento parte dal 1°?”. “I giorni precedenti sono persi, perché il sistema non può partire dal giorno in cui l’attiviamo”. “Mi perdoni, eminenza, ma cosi pago l'abbonamento per 12 mesi ma ne posso utilizzare 11... E se invece lo attiviamo dal 1° novembre come faccio in questi ultimi giorni di ottobre a girare coi mezzi pubblici se non ho l’abbonamento attivo pur avendo pagato?”. “Facci il biglietto”. 


Atm a Milano e l’abbonamento pagato ma non attivato: Fantozzi non trova la tessera, “me lo facci funzionare sul telefono”; “no, non si può”

Senza la tessera fisica l’abbonamento, pur regolarmente rinnovato, non ha validità. E Fantozzi ha gli attacchi di panico a prendere il tram

“Ma Folagra che ne pensa di tutta questa storia?”

Quindi Fantozzi dovrà tornare dal geometra Filini a ripresentare la richiesta, farla ri-vidimare dal megadirettore, andare all’ufficio cassa, rifare il bonifico e precipitarsi con la tessera entro 3 giorni per far attivare l’abbonamento, che comunque potrà partire solo dal primo giorno del mese successivo all’attivazione. E per i giorni finali di ottobre la richiesta giornaliera. Fantozzi torna mesto dalla Pina e le domanda: “Ma Folagra che ne pensa?”.