Catania, preside arrestato per abusi su 7 studentesse minorenni, l'accusa: le "sculacciava e prendeva a morsi" nel suo ufficio, "si faceva toccare le parti intime"

Il preside di una scuola di Caltagirone, in provincia di Catania, è stato arrestato con l’accusa di violenza e tentata violenza sessuale avvenute durante il precedenti anno scolastico, nei confronti di 7 studentesse minorenni. L’arresto è stato convalidato dai Carabinieri di Caltagirone a seguito delle indagini svolte dopo la denuncia da parte di un’altra studentessa 15enne, che in più di un’occasione avrebbe subito atti di natura sessuale da parte del dirigente scolastico. La denuncia ha fatto poi emergere altre sei vittime nell’inchiesta contro il preside. 

Catania, preside arrestato per abusi su 7 studentesse minorenni

L’uomo sarebbe un dirigente scolastico di un istituto di Grammichele, in provincia di Catania. Si tratta di una scuola regionale che per organico e funzionamento dipende dalla Regione Siciliana. Nella mattina di lunedì 16 ottobre nei confronti dell'uomo 61enne è stata eseguita un'ordinanza cautelare agli arresti domiciliari dal Gip di Caltagirone, su richiesta della Procura. Secondo le accuse, le molestie avrebbero avuto luogo nell'ufficio di presidenza dell’istituto, dove il dirigente scolastico convocava le ragazze con il pretesto di discutere il loro rendimento scolastico, ingannandole e poi molestandole con pesanti avances e richieste.

Palpeggiamenti e baci, ma durante l’interrogatorio il preside non risponde alle domande

Una volta a tu per tu con le studentesse, secondo quanto affermato dalla procura di Caltagirone, il preside avrebbe minacciato di "sculacciarle" e prenderle a morsi se non avessero studiato adeguatamente; le avrebbe poi molestate con approcci fisici indesiderati, come con abbracci o palpeggiamenti; toccando e accarezzando i loro ventri scoperti e le loro parti intime, anche con pacche sul fondoschiena. In due occasioni, inoltre, si riferisce che il dirigente scolastico avrebbe baciato una delle ragazze spingendo la mano della studentessa minorenne contro le sue parti intime e zone erogene. 

Durante l'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, il preside 61enne ha scelto di non rispondere alle domande rilasciando soltanto alcune dichiarazioni spontanee.