06 Settembre 2023
Fonte pixabay
Uno dei cavalli di battaglia delle odierne sinistre fucsia neoliberali è la richiesta del salario minimo, contro il governo della destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni. Una richiesta sacrosanta, mi permetto di aggiungere: un punto di partenza e non di arrivo per la tutela dei diritti dei lavoratori in Italia.
Anche i sindacati naturalmente sono schierati a spada tratta dal dottore vero e in difesa del sacrosanto salario minimo garantito. Nulla da eccepire. Peccato però che quando la sinistra era al governo negli anni scorsi non abbiano mai fatto nulla per introdurre il salario minimo, che anzi hanno avversato variamente.
In un articolo apparso nel 2019 su il manifesto, giornale non certo sospetto di inimicizia rispetto alla sinistra neoliberale, addirittura si spiegava per quali ragioni a quel tempo i sindacati fossero contrari all'introduzione del salario minimo.
Insomma, siamo alle solite: al di là del vitreo teatro della contrapposizione tra destra e sinistra, regna incontrastato il Partito Unico articolato del capitale; Partito Unico del capitale che si riproduce mediante la finta contrapposizione di una destra e di una sinistra egualmente interne all'ordine neoliberale, come limpidamente affiora dalla tragica vicenda del salario minimo che in realtà né la destra né la sinistra vogliono introdurre realmente.
Di Diego Fusaro
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