Genova, donna presa a sassate dal clochard Luca Iacobelli, l'uomo: "Le 'voci' mi dicevano di farlo"

 "Ho sentito le voci e ho deciso di colpire quella signora". La confessione di Luca Iacobelli, il clochard di 34 anni che è stato arrestato dalla polizia a Genova con l'accusa di tentato omicidio ha qualcosa di sconvolgente. L'uomo durante la convalida del fermo al pm Luca Monteverde e al giudice ha detto di aver preso a sassate quella donna seduta su una panchina dei giardini di Struppa, quartiere periferico della città della lanterna, perché spinto dalle solite voci che lo tormentano da diversi anni. Quelle voci che lo hanno trasformato in un senzatetto che ha lasciato la famiglia, dopo una vita tranquilla che lo aveva prima visto diplomarsi perito grafico e poi trovare lavoro negli uffici amministrativi dei vigili del fuoco.

Danilo Iacobelli ancora in carcere, per il pm serve perizia psichiatrica

Da mesi però Iacobelli aveva rotto i ponti con il suo passato, lasciato l'appartamento dei genitori e trovato riparo in un edificio diroccato poco distante dai giardini dove stava uccidendo una donna di 61 anni.  La vittima è finita all'ospedale dopo essere stata colpita con ferocia da una decina di pietrate, colpi che le hanno provocato un trauma cranico, la frattura del setto nasale e quella del braccio. Condizioni che hanno convinto i medici a indurre la sessantenne in coma farmacologico. Dopo quasi una settimana la signora è fuori pericoli, ma resta ricoverata al Galliera.

Iacobelli invece è in carcere, anche se il sostituto procuratore Monteverde ha già incaricato un consulente di svolgere una perizia psichiatrica sull'indagato. Durante l'interrogatorio Iacobelli ha parlato del suo stato di salute: "Le voci mi danno il tormento, dicendomi di farmi del male e di farne agli altri. Ho tentato il suicidio ma è la prima volta che faccio del male a qualcuno". L'uomo ha qualche precedente per furto e per tentata truffa, ha detto di aver subito atti di bullismo da altri ragazzi.

di Donatello Donati