24 Agosto 2023
Angelo Flores
Si chiama Angelo Flores, ha 23 anni. Secondo la procura di Palermo è lui la mente dietro al brutale stupro di gruppo che nel capoluogo siciliano ha fatto scempio del corpo di una 19enne, perpetrato al Foro Italico la notte del 7 luglio.
Il ragazzo è ora in carcere, ma la sua figura riesce ad essere ricostruita dalla traccia da lui lasciata sui propri profili social, oltre che sulle crudissime testimonianze della vittima. Vittima che, si scopre, Angelo conosceva da anni. I due sarebbero stati infatti vicini di casa, entrambi del quartiere palermitano di Arenella: una conoscenza che avrebbe permesso al 23enne "l'aggancio" che ha tradotto la giovane tra le mani del branco.
Secondo il fidanzato della 19enne, con Flores ci sarebbero stati dei precedenti. Lo racconta agli inquirenti, dopo averne parlato con la giovane: "Mi ha detto un nome, Angelo, che in passato ha provato a usare violenza su di lei ma non era riuscito perché rifiutato. Ma sono sicuro che la seguiva su Instagram". Il ragazzo continua: "Lei mi ha detto la tale violenza è stata fatta nella totalità da sette persone giovani e non so se li saprebbe identificare o se li ricorda ma sicuramente c’era Angelo che è colui che ha architettato tutto".
A fornire ulteriori dettagli è la stessa 19enne. Quello di Angelo è il primo nome che fa agli inquirenti perché, spiega, il solo che conosca: "Mi fidavo di lui. Perciò mentre lo guardavo mi veniva da chiedermi perché mi stesse facendo questo, c’era un rapporto pregresso tra noi. Mi spronava, ma io avevo le gambe mosce: mi diceva oh oh… rideva". La ragazza ha spiegato agli inquirenti che nonostante Flores non le abbia usato direttamente violenza, "lui non mi ha toccata", ha trascorso tutti e venti i minuti, tanto è durato l'incubo, a filmare lo stupro. Un tradimento, così viene definito il gesto del ragazzo, che è entrato in contatto con la giovane e l'ha portata, facendole credere di essere al sicuro, in pasto agli orchi. "Gli ho detto: mi fai stare sola con questi, sei pazzo?".
Una figura secondo alcuni ridicola, quella che emerge dai social del 23enne. Su TikTok si rincorrono le pose da bulletto, i tatuaggi esposti con orgoglio ed il crocefisso d'oro in bella vista. Il sogno, quello che sembra trasparire, di passare per un duro, scimmiottando gangster a trapper d'oltreoceano, restando però intrappolato in una narrazione di sé schiava di cliché banali e già visti. Un'onda nel mare, si direbbe, come tante, che ha visto passare l'occasione di comportarsi come uomo d'onore - l'onore vero, quello che sostiene chi è in difficoltà - e l'ha lasciata scivolare via, prendendo la 19enne per mano e offrendola in dote agli altri sei "duri". Ridendo, e filmando la vergogna da loro, tutti e sette, commessa.
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