Roma, bastonate a poliziotto su schiena e collo da nigeriana fuori dalla metro Cipro, condannata a 8 mesi

Un poliziotto è stato aggredito a bastonate nel parcheggio esterno alla fermata della metropolitana Cipro, da una donna nigeriana di 40 anni. L’agente, nel corso di un controllo aveva chiesto i documenti alla donna ma lei, infastidita dalla richiesta, ha afferrato un bastone colpendo il poliziotto alla schiena e al collo.

Roma, bastonate a poliziotto su schiena e collo, acqua sui colleghi: la donna voleva evitare il controllo

Prima dell’aggressione, alla vista degli agenti, aveva anche tirato verso di loro diversi secchi di acqua per evitare il controllo. La donna, solita bivaccare nei dintorni, non era regolare sul territorio nazionale, motivo per il quale ha reagito in maniera violenta alla vista della pattuglia.

Si trovava vicino a una fontana quando ha visto arrivare i poliziotti e ha dunque cercato di allontanarli lanciando acqua verso di loro. Nonostante la resistenza, un operatore della pattuglia l'ha avvicinata e le ha chiesto di documenti spiegandole che si trattava di un semplice controllo. Per un momento la donna sembrava quasi essersi placata e convinta ma, improvvisamente, ha afferrato un bastone in legno che aveva con se e ha cominciato ad inveire violentemente contro l'agente, colpendolo più volte alla schiena e al collo.

A quel punto sono intervenuti i colleghi che con non poche difficoltà hanno bloccato la donna, l'hanno disarmata e infine ammanettata.

Processata per direttissima, arresto convalidato: 8 mesi di reclusione

La donna è stata poi portata in commissariata e sottoposta a fermo l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L'arresto è stato convalidato questa mattina, durante il processo per direttissima, davanti al Giudice Monocratico Valerio de Gioia del Tribunale Penale di piazzale Clodio. La difesa dell'imputata ha scelto il rito del patteggiamento al termine del quale è stata condannata alla pena di 8 mesi di reclusione.

Il Mosap interviene sulla vicenda

"Solo 8 mesi per aver preso a bastonate un collega che stava facendo il suo lavoro. Queste pene irrisorie sono il motivo per il quale questa gente continua a delinquere, perchè sanno che resteranno impuniti. Solidarietà al collega". Lo ha detto Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).