07 Agosto 2023
foto @facebook
Probabilmente una tragedia annunciata quella che ha scosso Rovereto con l’omicidio della 61enne Iris Setti, avvenuto sabato sera all’interno di un parco, ad opera di un extracomunitario, il nigeriano Nweke Chukwuka.
L’uomo a quanto pare, non era nuovo ad episodi molesti e solo un anno fa, nell’agosto del 2022, si rese protagonista di un’aggressione a passanti e a una pattuglia dei carabinieri, dopo che fu sorpreso a danneggiare auto in sosta, ballandovi sopra.
sodio l’uomo era ubriaco e iniziò ad urlare e ballare su panchine e auto, scagliandosi contro i passanti, nello stesso giorno poi, fece irruzione in un ristorante minacciando la clientela con una bottiglia in vetro rotta. Tra le tante molestie ha anche aggredito una pattuglia dei carabinieri e un ciclista che passava per caso nel luogo in cui l’uomo stava dando in escandescenze.
Una escalation di violenze e molestie nonostante le quali il nigeriano è stato rimesso in libertà e mai rimpatriato, nonostante la sua presenza irregolare sul territorio nazionale. Il tutto fino al tragico epilogo di sabato scorso, dove la 61enne Iris Satti, che implorava pietà al su aggressore, è stata barbaramente uccisa con lui addosso che la bloccava con un ginocchio per rubarle un anello e che inveiva sul corpo oramai privo di vita.
Nweke Chukwuka, 37 anni, nigeriano, è arrivato in Italia nel 2006. Sposato, ha tre figli che vivono a Rovereto. Già gravato da precedenti per molestie, minaccia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, non è mai stato emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione e non è mai finito in carcere, per lui solo obbligo di firma.
Sulla vicenda è intervenuto Pierantonio Zanettin, senatore di Forza Italia che ha presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “L'omicidio di Iris Setti in un parco pubblico di Rovereto ad opera del senegalese senza dimora fissa Chukwuka Nweke merita delle risposte. Nweke si era già reso protagonista di violente aggressioni e di resistenza alla forza pubblica, perché poteva circolare liberamente? Il semplice obbligo di firma a cui, stando alle cronache giornalistiche, era sottoposto Nweke è una misura decisamente inadeguata a tutelare la sicurezza dei cittadini a fronte della pericolosità del soggetto. È perciò indispensabile capire perchè nei suoi confronti non siano stati disposti l'espulsione e il trattenimento in un Centro di permanenza per i rimpatri. Chiediamo al ministro Piantedosi di fare chiarezza sulla vicenda".
Iris Satti, 61 anni, era una ex funzionaria di banca. Aveva lasciato il lavoro per assistere l’anziana madre malata, non era sposata e non aveva figli.
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