15 Luglio 2023
foto @imagoeconomica
Soffriva di depressione post partum Elisa Roveda, 45enne impiegata contabile di Voghera, che ieri mattina in preda ad un raptus ha strangolato ed ucciso Luca, il figlioletto di appena 1 anno.
La donna sposata dal 2017 con Maurizio Baiardi, autista per un’azienda di trasporti, aveva tanto desiderato un figlio che all’inizio non arrivava. Ci sono voluti cinque anni per restare incinta e quando il fiocco azzurro è arrivato a bussare alla porta della sua famiglia, tutto improvvisamente è diventato felice. Tutti infatti li descrivono come una famiglia felice che aveva coronato il proprio sogno e niente lasciava presagire una tragedia così grande.
La gravidanza e la nascita del piccolo Luca, oltre alla felicità per quella nuova vita appena sbocciata, avevano portato con sé anche le insidie della depressione post partum, un disturbo che colpisce molte donne dopo il parto.
Elisa da tempo ne era affetta ed era in cura anche con dei farmaci: si era presa una pausa dal lavoro e da tutto; aveva paura di guidare l’auto. Il malessere era talmente tanto chiaro che la famiglia aveva deciso di organizzare una “staffetta” per non lasciarla mai da sola quando il marito usciva per andare a lavorare.
La tragedia si è consumata ieri mattina quando il marito è uscito per recarsi al lavoro. Elisa è rimasta un’ora da sola con il piccolo Luca e in quell’ora è successo l’impensabile. La donna ha stretto le mani al collo del bimbo e lo ha strangolato, poi in stato confusionale, si è stesa sul letto.
Ed è così che l’ha trovata sua madre, nonna del bambino, quando si è recata a casa: lei sul letto e il piccolo senza vita. La donna ha chiamato immediatamente i soccorsi, ma per Luca non c’era oramai più niente da fare, il piccolo era morto. Sul posto anche i carabinieri ai quali la donna avrebbe detto: “Ho ucciso mio figlio”. Ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Matteo, è piantonata dai carabinieri.
La donna è tenuta sotto stretta osservazione poiché si teme possa commettere un insano gesto nel momento in cui dovesse realizzare quanto successo.
Il nonno del piccolo Luca e padre di Elisa, Marco Roveda, separato dalla ex moglie, è accorso subito sul luogo e ha sfogato la sua disperazione con i presenti: “Mio genero avrebbe dovuto chiamarmi, non doveva restare da sola. Ci sarei andato io. Il matrimonio i due andava bene, non si stavano separando. Convivevano da anni, erano sposati dal 2017. Avevano tanto voluto Luca, ma io glielo avevo detto. Non si fanno figli a 44 anni. I bambini bisogna averli da giovani. Abbiamo cercato di intervenire. Io ho sempre detto a Maurizio, quando lo incontravo ogni sera, di chiamarmi qualsiasi cosa avessero bisogno. È andato a lavoro lasciandola sola”.
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