14 Luglio 2023
foto @Pixabay
Tragedia nel pavese a Voghera, dove una mamma ha strangolato e ucciso il figlioletto di un anno. Il dramma si è consumato in mattinata nella zona di via Mezzina.
La donna, probabilmente in preda ad un raptus, come ipotizzato dai soccorritori, ha stretto le mani intorno al collo del piccoletto, fermandosi nel momento in cui questo ha perso i sensi.
E così davanti a quel corpicino indifeso ed esanime, ancora caldo, la donna avrebbe preso il telefono per allertare i soccorsi: “Venite, ho ucciso mio figlio”.
Sul posto sono immediatamente giunti i sanitari del 118 che però non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso del piccolo.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri che sottoporranno a fermo la donna, attualmente ricoverata in stato di choc.
La prima ipotesi è che la mamma abbia agito in preda ad un raptus e che dopo forse abbia realizzato di aver ucciso il piccolo, nel momento in cui lei stessa ha dato l’allarme.
Sono poche ancora le informazioni sulla dinamica. Al momento sono sconosciute le generalità e l’età della donna. Non è chiaro anche se fosse sola in casa e se avesse un compagno.
Una storia di dolore e forse anche di disagio. Sebbene non siano chiare le motivazioni (sempre che esista una motivazione per un evento del genere) che hanno spinto la donna ad uccidere il bimbo che ha portato in grembo per 9 mesi e che ha cullato e di cui si è presa cura per un anno, da non sottovalutare è quanto la pandemia e le conseguenti restrizioni, abbiano in qualche modo contribuito all’aumentare dei disagi sociali.
Mamme che uccidono i figli, sembra un ossimoro, perché è impensabile che chi dona la vita con amore, possa decidere di toglierla, eppure non è il primo caso di donne che si “dissociano” dalla realtà che stanno vivendo, arrivando a commettere un gesto così grave.
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