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Omicidio Willy, ergastolo caduto in Appello: 24 anni per i fratelli Bianchi, 23 per Belleggia, 21 per Pincarelli

Cade l'ergastolo per i fratelli Bianchi. Confermate pene per Pincarelli e Belleggia: attese le motivazioni della sentenza

12 Luglio 2023

Omicidio Willy, ergastolo caduto in Appello: 24 anni per i fratelli Bianchi, 23 per Belleggia, 21 per Pincarelli

foto @Instagram

La Corte d’Assise d’Appello di Roma ha condannato a 24 anni i fratelli Marco e Gabriele Bianchi per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso di botte la sera del 6 settembre 2020 a Colleferro.

Per i fratelli Bianchi cade l’ergastolo cui erano stati condannati in primo grado. Confermate invece le pene a 23 anni per Francesco Belleggia e a 21 anni per Mario Pincarelli, accusati del pestaggio di Willy.

Il capo di imputazione è omicidio volontario in concorso. Il verdetto dei giudici è arrivato nel primo pomeriggio di oggi e adesso bisognerà attendere le motivazioni della sentenza.

Omicidio Willy, la condanna all’ergastolo in primo grado

In primo grado i fratelli Bianchi erano stati condannati all’ergastolo dal tribunale di Frosinone. In quella prima sentenza che oggi non ha trovato conferma in Appello, i giudici scrivevano che tutti e 4 gli imputati erano consapevoli di poter uccidere poiché “avevano la percezione del concreto rischio che attraverso la loro azione Willy potesse perdere la vita, e nondimeno hanno continuato a picchiarlo”.

L’omicidio di Willy Monteiro Duarte è avvenuto a Colleferro il 6 settembre 2020. Il giovane di origini capoverdiane, viveva con la famiglia a Paliano, nel frusinate, dove lavorava come cuoco.

Pestato a morte

La cucina era la sua passione e avrebbe voluto diventare uno chef affermato. I suoi sogni si sono infranti quella sera in piazza Oberdan a Colleferro, quando il suo spiccato senso di altruismo lo ha portato a difendere un amico che era rimasto coinvolto in una rissa. Lì, Willy, è stato pestato a morte con violenti calci e pugni che non gli hanno lasciato scampo. L’autopsia effettuata poi sul corpo del giovane, ha confermato che a causarne la morte sono state le percosse ricevute. Tutti gli organi del ragazzo sono stati compromessi dal pestaggio, addirittura sul cuore i medici legali hanno riscontrato una lesione di 7 centimetri. Il giovane, stando a quanto emerso dagli esami, è stato colpito ripetutamente anche quando ormai era a terra esanime.

 

 

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