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Omicidio mamma Donato de Caprio, parla l'avvocato della famiglia: "Forse un complice"

Uccisa la mamma del tik toker Donato De Caprio. Il pm ha disposto il fermo della vicina di casa "gravemente indiziata". Secondo l'avvocato della famiglia della vittima, potrebbero esserci stati dei complici

19 Aprile 2023

Uccisa la mamma del Tik Toker Donato De Caprio, parla l'avvocato della famiglia: "Forse un complice"

Sottoposta a fermo per ordine del pm Stefania Russolillo, sospettata dell'omicidio della vicina di casa, la madre del tik toker Donato De Caprio, Rosa Gigante. Ad indicare la presunta assassina agli inquirenti sarebbe stato proprio il marito della donna. Per l'avvocato della famiglia della vittima, tuttavia, potrebbero esserci stati dei complici.

Omicidio della mamma del tik toker Donato De Caprio, il pm dispone il fermo per la vicina

È stata sottoposta a fermo, per ordine del sostituto procuratore Maurizio de Marco, Stefania Russolillo, 47 anni. La donna sarebbe gravemente indiziata dell’omicidio della vicina di casa Rosa Gigante, 72 anni, nel quartiere Pianura di Napoli. Il corpo di Rosa era stato trovato dagli agenti del commissariato di Pianura nella sua casa di via Vicinale Santaniello. Sul cadavere, riferiscono gli inquirenti, erano ben visibili tracce di aggressione e segni di un principio di combustione.

Il Primo Dirigente della Squadra Mobile di Napoli, Alfredo Fabbrocini, ha detto in una conferenza stampa in questura che sarebbe stato proprio il marito della Russolillo ad indirizzare gli agenti verso la moglie. "Il fatto è avvenuto alle 12 di ieri - ha detto Fabbrocini durante la conferenza stampa - il corpo della signora è stato trovato supino con segni di violenza e parzialmente bruciato, con un cavo, all'altezza del collo. Al momento non sono note le causa del decesso: dobbiamo aspettare l'autopsia. Per quanto riguarda l'indagata, ha fatto parziali ammissioni sull'accaduto, l'individuazione delle sue responsabilità sono giunte grazie alle testimonianze di altre persone presenti nel palazzo".

Secondo i vicini, infatti all’origine del tragico gesto ci sarebbe stato un litigio per un possibile furto di posta. Fabbrocini ha concluso la conferenza con queste parole: “Abbiamo ragionevoli motivi per credere che ad uccidere sia stata l’indagata”.

Secondo l'avvocato della famiglia potrebbe esserci anche un complice

Sgomento e dolore, intanto, nel quartiere Pianura dove Rosa viveva e dove viene oggi ricordata come una santa. Sara era la madre del noto food-influencer di tik tok Donato De Caprio. Secondo l’avvocato Hilarry Sedu, legale della famiglia De Caprio, la Rusolillo potrebbe aver creduto che i ricavi del successo online di Donato fossero custoditi a casa della madre Rosa. L’avvocato Sedu apre quindi la possibilità della pista del tentativo di furto finito male, che, sempre secondo l’avvocato, potrebbe aver visto la partecipazione anche di terzi. Sedu si riferirebbe in particolare a quanto le avrebbe rivelato un testimone, e cioè che il figlio minorenne della Rusolillo avrebbe parlato di un’altra persona quale responsabile del tentativo di combustione del corpo. Accuse per il momento molto vaghe, ed è l’avvocato stesso a ritenere che “ci siano tanti punti da chiarire e tanti interrogativi che attendono una risposta”. Soprattuto, conclude Sedu, “i figli sono sotto choc e chiedono giustizia”.

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