Vaccino Covid, "Berlusconi deve ancora riprendersi dagli effetti": l'indiscrezione di Tajani

Silvio Berlusconi "deve riprendersi dal coronavirus e dal vaccino" anti-Covid. Antonio Tajani, il coordinatore di Forza Italia è intervenuto alla trasmissione Dritto e Rovescio su Rete4 per informare sulle condizioni di salute del Cav che sta attualmente "passando un momento di riposo forzato". Tajani spiega che Berlusconi "dovrà stare a riposo ancora per qualche tempo” senza fornire ulteriori dettagli sulle sue condizioni. Il vaccino dunque sarebbe tra le cause scatenanti del suo forzato riposo. Silvio Berlusconi si è di recente sottoposto alla seconda dose.

Vaccino Covid, "Berlusconi deve ancora riprendersi dagli effetti" secondo Tajani

Sulle condizioni di Berlusconi non si sa altro. D'altronde è "ricoverato" ad Arcore dallo scorso 15 maggio dove per tenerlo sotto controllo ed impedirgli di tornare al San Raffaele è stato allestito una sorta di ospedale domiciliare. Nel nosocomio milanese ci è rimasto per 24 giorni, dal 6 al 30 aprile. E ci è tornato per una gastroenterite venendo dimesso lo scorso sabato, dopo cinque giorni di ricovero. Silvio Berlusconi viene definito come un soggetto "defedato" dall’avvocato Federico Cecconi ma allo stesso tempo infaticabile visto che si racconta come si sia già messo a lavorare nei suoi studi ad Arcore.

In settimana poi, sono giunte alcune novità in ambito giudiziario, nell'ambito del filone Ruby Ter, dove la posizione del leader di FI è stata stralciata da Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio. 

L'accusa in aula giura di credere alle condizioni di salute precarie del Cav: “Noi crediamo assolutamente che Berlusconi sia seriamente malato e affetto da una patologia severa e questo dicono i certificati medici e le consulenze". La sua posizione verrà ripresa in esame il 26 maggio, quando le condizioni di Berlusconi, in teoria, dovrebbero migliorare. Impossibile farlo adesso, col suo fisico “indebolito, al limite delle forze”.  

Lo stesso Cecconi ha ribadito come l'assenza dell'ex premier sia da considerare a causa del suo precario stato di salute, il che non rappresenta una "scusa".