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Stramezzi: "Commissione d'inchiesta Covid? Protocolli medici sbagliati, antinfiammatori invece di Tachipirina e vigile attesa" - ESCLUSIVA

Il medico odontoiatra raggiunto dal Giornale d'Italia in merito alla discussa Commissione d'inchiesta sul Covid, spiega: "Le terapie esistono e sono semplici, si dovevano utilizzare antinfiammatori e antibiotici". Inchiesta della procura di Bergamo: "Responsabilità sono più gravi di quelle elencate"

02 Marzo 2023

Commissione inchiesta Covid, Stramezzi: "

Andrea Stramezzi, fonte Facebook: @ByoBlu

Il medico odontoiatra Andrea Stramezzi è stato intervistato dal Giornale d'Italia riguardo le audizioni in materia di istituzione di una commissione d'inchiesta sul Covid. Stramezzi verte il suo punto di vista in una sfera più ampia, dichiarando come "il vero problema della pandemia è che sia la procura di Bergamo che la commissione d'inchiesta sul Covid dovrebbero indagare sul fatto che per la prima volta nella storia della medicina, si è chiesto di non fare terapia ma aspettare l'evoluzione della malattia".

Stramezzi: "Commissione d'inchiesta Covid? Vero problema è che non si indaga su altro"

Stramezzi continua: "Il Covid se non viene trattato diventa severo e quindi porta all'ospedalizzazione, alla terapia intensiva e al decesso. Noi medici abbiamo iniziato a marzo 2020 spiegando ai colleghi che le terapie esistono e sono semplici, si dovevano utilizzare antinfiammatori e antibiotici. Noi dicevamo subito come il virus andava curato e nel caso di predisposizione al Covid severo bisognava aggiungere il cortisone per prevenire la tempesta citochinica".

"Non si parla di terapie negate, è stato vietato di fare terapie, bisogna intervenire. Se il Covid fosse stato curato come abbiamo dimostrato tutto questo non sarebbe successo. È li che si deve indagare, non sull'affaire mascherine o sulla chiusura della zona rossa", sostiene il medico. "Se si fossero curati i pazienti in casa, non avremmo avuto i ricoveri".

Stramezzi: "Le cure esistevano, 170mila morti che si potevano evitare"

Stramezzi fa un excursus sulla pandemia spiegando come le "cure" esistessero e non averle prese in considerazione "è stato un  grave errore di responsabilità, 170mila morti che si sarebbero potuti evitare. Quando Meloni ha chiesto alla camera la fiducia ha detto una mia frase, 'molto più prezioso il consiglio dato dai medici che curano le persone in carne ed ossa piuttosto che protocolli e linee guida scritte dietro alla scrivania", ricorda Stramezzi.

Ma "i burocrati non hanno mai curato le persone in ospedale sennò si sarebbero accorti che in 4 o giorni di terapia  guarivano, senza necessità di sieri sperimentali". Le terapie prese in esame dal medico sono in particolare "antinfiammatori ed antibiotici" ma non esita ad aggiungere come durante il periodo in cui erano predominati le varianti "alfa e delta, davo anche a certe categorie come le persone molto in sovrappeso, cortisone ed eparina. Le ultime versioni sono più leggere e non ce n'è bisogno". "Dare l'antibiotico - ricorda Stramezzi - serve non solo ad eliminare il virus nella flora batterica intestinale ma ad eradicarlo totalmente".

"Inchiesta della procura di Bergamo? È fuffa"

Andrea Stramezzi torna sulla recente inchiesta della procura di Bergamo che vede indagati tra gli altri Conte, Speranza, Fontana, Gallera, Brusaferro, Locatelli e Borrelli. Un'inchiesta in cui per il medico "si è andati a cercare dei cavilli, ma le responsabilità sono molto più gravi, come annunciare la zona rossa senza fare controlli, perchè non c'erano posti di blocco. Problemi politici gravi ma - ricorda Stramezzi - l'errore più grave è quello di aver negato le terapie ai pazienti che dovevano essere trattati a domicilio dai medici di famiglia e dai pediatri".

Poi torna sul focus dell'inchiesta: "Il professor Trinca, primo consulente della procura di Bergamo, mi aveva procurato un appuntamento con il sostituto procuratore come persona informata dai fatti e la cosa fu rimandata. La procura di Bergamo sapeva che esistevo, ma non se n'è fatto più niente".

 

 

 

 

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