17 Febbraio 2023
Stefano Cogliati Dezza (social)
Stefano Maria Cogliati Dezza è uno psichiatra di Roma di 74 anni, condannato a quattro anni di carcere per aver stuprato una paziente, frustandola e adottando altre pratiche violente contro di lei. L'uomo, dopo aver ottenuto la fiducia della donna, l'ha spinta ad avere rapporti intimi estremi con lui. Dopo la condanna, lui è andato a giocare a a tennis al Parioli come se nulla fosse.
Lo specialista ha prima consentito a una paziente di dimagrire con una terapia ad hoc. Poi, una volta carpita la sua fiducia, ha spinto la donna, 25enne, ad avere rapporti intimi estremi con lui. La ragazza, che soffriva anche di un disturbo bipolare, doveva farsi frustare e passare la cera calda sulla schiena. Le pratiche erano così dolorose da imporre iniezioni per abbassarle il dolore mentre la giovane veniva stuprata.
Questa è la ricostruzione fatta dalla procura che ha convinto il gup Valeria Tommassini a condannare il medico a 4 anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale al termine del rito abbreviato. Il gup ha anche riconosciuto le aggravanti come l’uso di strumenti di offesa contestato dal pm Alessia Natale che aveva chiesto una condanna a sei anni e sei mesi di reclusione.
Il fatto risale al dicembre del 2019. La paziente, una donna di 25 anni, aveva dei problemi nel perdere peso. In precedenza aveva fatto sport e si era rivolta ad un nutrizionista, senza però ottenere risultati. La ragazza soffriva anche di un disturbo bipolare che complicava la situazione. Aveva così deciso di rivolgersi ad uno psichiatra, Stefano Maria Cogliati Dezza di Roma.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, con i farmaci che le aveva prescritto il medico aveva iniziato a perdere peso in modo importante. Le sembrava di vivere una nuova esistenza. Il principale effetto della perdita di peso tuttavia è stato l'instaurazione di un sentimento di soggezione della paziente verso il medico. Quest'ultimo, approfittando della situazione, ha convinto la ragazza ad avere rapporti intimi estremi con lui per mesi e mesi.
Durante gli atti lui utilizzava alcuni strumenti come fruste, candele, pinze e bastoni. Sempre secondo la ricostruzione, lui legava al letto la paziente, la bendava, la frustava, le faceva colare la cera bollente sulla schiena. Pratiche che provocavano una notevole sofferenza fisica. Allora il medico faceva delle iniezioni alla donna che abbassavano il dolore, ma solo negli intervalli di tempo in cui lui la stuprava. Il rapporto fra Cogliati Dezza e la 25enne va avanti da dicembre 2019 all’ottobre del 2020, quando la giovane ritrova la lucidità e, con l’aiuto del padre, decide di denunciare il medico.
Per lo psichiatra Stefano Maria Cogliati Dezza sono stati disposti gli arresti domiciliari nel febbraio del 2022 per le violenze sulla 25enne.
Secondo quanto emerge dall'ordinanza, la donna e il medico hanno iniziato ad incontrarsi quando lui era ancora in servizio presso Villa Giuseppina. "Una volta ha cominciato a chiedere di spogliarmi, per vedere come dimagrivo. Mi faceva togliere la maglia e il reggiseno, ma a villa Giuseppina non mi ha mai fatto togliere le mutande perché c’erano le suore", ha dichiarato la 25enne.
Dal racconto emerge che la paziente non riusciva a sottrarsi alle richieste dello psichiatra a causa della sensazione di disagio dovuta all’eccessivo peso corporeo. "Mi poteva fare quello che voleva - ha spiegato la giovane - purché dimagrissi. Però speravo che la smettesse, non dormivo la notte, ho pensato anche al suicidio". Secondo il gip, le arole della giovane dimostrerebbero come lo psichiatra stesse abusando dello stato di inferiorità della ragazza per l’egoistico soddisfacimento dei propri fini di natura sessuale.
Di professione fa lo psichiatra e in passato è stato direttore sanitario della Casa di Cura Villa Giuseppina che, dal 2014, è stata riconvertita dalla Regione Lazio in struttura residenziale psichiatrica. Lui è stato condannato a 4 anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale al termine del rito abbreviato. Il giorno dopo la condanna, lui è andato a giocare a tennis nel prestigioso circolo del Parioli.
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