Madame, la conversione della cantante alla religione terapeutica del vaccino

Risulta davvero curiosa e degna di analisi la vicenda della nota cantante Madame. Curioso e degna di analisi soprattutto per i risvolti che la caratterizzano e che ci permettono forse di comprendere meglio il nostro peculiare momento storico. In estrema sintesi, questo l'accaduto: la procura di Vicenza ha aperto un'indagine sulla nota artista Veneta per via del fatto che, secondo quanto riportato dai giornali, ella disponeva della infame tessera verde o green pass che dir si voglia senza risultare vaccinata. Così, ripeto, dicevano i giornali. Dopo qualche settimana, ecco che arriva prontamente la conversione unita al pentimento: di pentimento ha espressamente parlato "Open", il rotocalco neoliberale e mondialista del direttore Enrico Mentana. In sostanza, la nota cantante ha fatto un mea culpa e ha riconosciuto il proprio grave errore: ha detto di essere stata traviata dal girone del complottismo e della disinformazione, ammettendo però di essersi redenta e di essersi ora sottoposta a tutte le vaccinazioni necessarie. Insomma, un lieto fine per i padroni del discorso terapeuticamente corretto: i quali hanno prontamente utilizzato la vicenda per perorare la causa del Leviatano tecnosanitario e della religione del santissimo siero sempre laudando in saecula saeculurum, sacramento della religione sanitaria. Si tratta a tutti gli effetti di una religione, non deve essere dimenticato: una religione alla quale ci è chiesto di credere e che fa valere in ogni modo i suoi dogmi insindacabili; una religione che oltretutto dispone di un suo sacramento fondamentale, il vaccino. E che, come ogni religione che si rispetti, conosce eretici e dissidenti, giubilando massimamente quando riesce a portarli, come nel caso della cantante in questione, sulla retta via della conversione e del pentimento.

di Diego Fusaro