Silvia Panzeri, rinviata al 16 gennaio l'udienza sulla consegna al Belgio perché manca documentazione

Gli avvocati della difesa di Silvia Panzeri hanno comunicato al tribunale di Brescia che non sono ancora pervenuti i documenti sullo stato delle carceri del Belgio, dunque l'udienza è stata rinviata. Chiedono obbligo di firma al posto dei domiciliari

Rinviata nuovamente al 16 gennaio l'udienza in merito alla consegna di Silvia Panzeri al Belgio perché manca la documentazione relativa alle condizioni del carcere. Gli avvocati, nel frattempo, chiedono di sostituire l'arresto domiciliare con l'obbligo di firma

Silvia Panzeri, l'udienza sulla consegna al Belgio rinviata al 16 gennaio

I giudici di Brescia devono decidere se Silvia Panzeri verrà processata in Belgio con le accuse di corruzione e riciclaggio. La giudice istruttore belga Michel Claise ritiene che la 38enne "sembra essere pienamente consapevole delle attività" di Panzeri, quindi ha emesso un mandato di arresto europeo con la quale va estradata a Bruxelles. A Silvia Panzeri, quindi, potrebbe toccare la stessa sorte di sua madre, Maria Dolores Colleoni, moglie di Pier Antonio Panzeri: per lei è già stato decretato il benestare per la consegna al Belgio ma ha stato fatto ricorso in Cassazione.

Il giudizio del tribunale di Brescia però è stato nuovamente rinviato al 16 gennaio prossimo. I legali della figlia dell'ex eurodeputato avevano chiesto nella scorsa udienza del 22 dicembre la documentazione sullo stato delle carceri in Belgio.  Oggi l’avvocato Angelo De Riso insieme al collega Nicola Colli spiega: "La documentazione dal Belgio non è arrivata, il ministero della Giustizia ci ha comunicato questa mancanza e l’udienza è stata rinviata".

Silvia Panzeri, avvocati chiedono obbligo firma

La difesa di Silvia Panzeri ha chiesto alla Corte d’Appello di Brescia di rimettere in libertà la figlia dell’ex eurodeputato. Gli avvocati De Riso e Colli spiegano di aver chiesto di sostituire l’obbligo di firma agli arresti domiciliari "in quanto la loro assistita deve esercitare la professione di avvocato che comporta una serie di responsabilità nei confronti dei suoi assistiti”. La decisione è attesa entro 5 giorni. Ieri sempre la difesa ha presentato ricorso al Riesame contro il sequestro di 240mila euro eseguito la scorsa settimana dalla procura di Bergamo su conti della famiglia Panzeri.