Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Vaccino, sentenza ne sancisce la costituzionalità: quando i Giudici della Consulta diventano complici della mistificazione

Con la sentenza hanno semplicemente “graziato” l’esecutivo, evitato la bancarotta dello Stato e obbedito agli ordini superiori di chi li ha nominati.

06 Dicembre 2022

Vaccino, sentenza ne sancisce la costituzionalità: quando i Giudici della Consulta diventano complici della mistificazione

Tribunale (foto pixabay)

SCRITTI PANDEMCI

Nel mondo dei falsari

In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. (def. Treccani). Nella seconda ipotesi, esistono uno o più falsari, persone che vogliono far passare per vero ciò che è falso. A volte, i falsari pongono in atto una mistificazione, che è una distorsione deliberata della verità e realtà dei fatti, che ha come effetto la diffusione di opinioni erronee o giudizî tendenziosi, al fine di trarre vantaggio dalla credulità altrui.
Da quasi tre anni, è in atto la più grande mistificazione della Storia. Le conseguenze sono molteplici: la prima è che è diventato difficile distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. I falsari sono stati abilissimi: utilizzando tutte le strategie comunicative messe a punto dai pubblicitari, per prima cosa hanno falsificato il linguaggio. Nel suo memorabile Miti d’oggi, Roland Barthes ci mette in guardia: “Tutti gli assassini legali cominciano di qui”. Chiamando una cosa con un nome diverso dal suo, si incomincia a tessere la cortina fumogena al riparo della quale si possono compiere – non osservati – i crimini più turpi. Così, partendo da molto lontano, si è arrivati a scrivere cose completamente prive di significato. Esagero? Ditemi Voi se il comunicato della Corte Costituzionale, dal titolo OBBLIGO VACCINALE A TUTELA DELLA SALUTE ne ha.
Si poteva (doveva) scrivere: LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DELL’OBBLIGO VACCINALE. “A tutela della salute” è una frase che denota un pregiudizio ideologico e nasconde (come del resto “vaccinale”) la realtà. La Verità è del tutto scomparsa e i falsari sono riusciti nel loro intento di far passare per vero ciò che è falso. Ma procediamo con ordine: cos’è un vaccino? “Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, protozoaria). In origine, il termine designava il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino) e il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico), impiegato per praticare l’immunizzazione attiva contro il vaiolo umano”. (def. Treccani). L’OMS scrive che “L'efficacia di un vaccino viene misurata in uno studio clinico controllato e si basa sul numero di persone vaccinate che hanno sviluppato il "risultato di interesse" (di solito la malattia) rispetto al numero di persone che hanno ricevuto il placebo (vaccino fittizio) che hanno sviluppato lo stesso risultato. Una volta completato lo studio, si confrontano i numeri di malati in ciascun gruppo, per calcolare il rischio relativo di ammalarsi a seconda che i soggetti abbiano ricevuto o meno il vaccino. Da ciò si ottiene l'efficacia, una misura di quanto il vaccino abbia ridotto il rischio di ammalarsi. Se un vaccino ha un'elevata efficacia, si ammalano molte meno persone nel gruppo che ha ricevuto il vaccino rispetto a quelle che hanno ricevuto il placebo”.
Alla luce di queste definizioni, i “vaccini” a mRNA non sono vaccini. Dunque, i falsari ci hanno gettato fumo negli occhi, grazie a una strumentale falsificazione del linguaggio. La sentenza della Consulta verteva (e verte) sulla legittimità di un Trattamento Sanitario Obbligatorio, che NON può e NON deve essere chiamato vaccino, in quanto tutti sappiamo che la “vaccinazione” con i vaccini a mRNA non ha arrestato il contagio e del resto non era stata testata per quello scopo (parole della dirigente di Pfizer Janine Small).
Ma i falsari sono andati molto oltre: hanno citato, già nel titolo del comunicato, il concetto di “tutela della salute”. Qui occorre essere precisi: salute individuale o salute collettiva? Tutto il giudizio è stato presentato al pubblico come uno scontro tra interesse della collettività e diritti individuali. Da giurista, questa è la menzogna che più mi offende. Se infatti si intende la salute individuale, non vi è dubbio alcuno che l’imposizione dell’obbligo fosse incostituzionale, come è incostituzionale imporre a un malato un qualsiasi trattamento a tutela della sua salute. Infatti, l’imposizione di un trattamento sanitario è un’eccezione rispetto al principio della volontarietà dei trattamenti sanitari sancito i) dall’articolo 1 della Legge 13 maggio 1978 n. 180; ii) nella stessa Legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (Legge 23 dicembre 1978 n. 833) che, all’articolo 33, stabilisce che gli accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori devono essere accompagnati da iniziative volte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di chi vi è obbligato e iii) dalla Legge n. 145 del 28 marzo 2001 con cui l’Italia ha ratificato la Convenzione di Oviedo del 4 aprile 1997 sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina nonché naturalmente, dall’Art. 32 della Costituzione.
Dunque, “tutela della salute” deve essere inteso come salute collettiva. Se non lo si è specificato, è perché gli obblighi vaccinali non hanno affatto tutelato la salute collettiva in quanto: (i) i “vaccini” a mRNA non hanno arrestato né rallentato la diffusione del contagio e (ii) l’alto numero di reazioni avverse dimostra che la salute (sia individuale che collettiva) è stata posta a rischio.
Tutte queste cose, i Giudici della Corte Costituzionale le sanno perfettamente. Non ricevono ciascuno quasi mezzo milione di Euro l’anno di emolumento per bersi le menzogne che vengono raccontate a noi cittadini.
Con la sentenza hanno semplicemente “graziato” l’esecutivo, evitato la bancarotta dello Stato e obbedito agli ordini superiori di chi li ha nominati.
Il punto, purtroppo, è che con il loro operato hanno dato prova definitiva che in Italia non esistono più né il principio di divisione dei poteri né garanti della Costituzione. Dopo avere assistito impotenti al triste spettacolo di Sergio Mattarella che firmava qualsiasi cosa, anche le più ignobili, abbiamo assistito nei giorni scorsi al completamento dell’opera da parte dei suoi complici.
Tutto è incominciato con una menzogna ed è finito con una grande, straordinaria rivelazione: l’Italia vive una nuova stagione di totalitarismo.
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x