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Ortona (Chieti), morto operaio 41enne colpito da una gru: era al lavoro su un galleggiante

L'uomo stava svolgendo la sua attività su un galleggiante per i traffici portuali

08 Novembre 2022

Incidenti sul lavoro: muore operaio a Chieti, colpito da una gru

Un altro incidente sul lavoro, stavolta ad Ortona in provincia di Chieti dove un operaio 41enne di origine filippina è morto colpito da una gru, che lo ha gettato in mare. L'uomo stava lavorando su un galleggiante impiegato per i traffici portuali. I soccorsi sono immediatamente intervenuti recuperando l'uomo e trasportandolo al Santo spirito di Pescara: nulla da fare per l'uomo che è deceduto in tarda mattinata. Sul posto anche carabinieri, polizia e capitaneria di porto. 

Ortona (Chieti), muore operaio 41enne colpito da una gru: la ricostruzione

La Capitaneria di porto di Ortona ha ricostruito la vicenda e sta conducendo le indagini coordinate dalla Procura di Chieti. La tragedia è successa intorno alle 9 di stamattina martedì 8 novembre alla banchina di “Riva Nuova” sul mezzo Micourier 2, vale a dire il galleggiante con porto base nel sorgitore di Ortona, di base impiegato come supporto alle piattaforme. Il tragico incidente è avvenuto quando erano in corso operazioni di trasbordo del carico e la causa sarebbe da ricercare al cedimento strutturale dell’imbragatura che ha provocato la caduta del materiale che era all’interno della stessa.

L'uomo colpito in modo violento alla testa dalle fasce dell’imbragatura e dal materiale caduto, è inevitabilmente caduto in acqua. I suoi colleghi, testimoni dell'accaduto sono subito corsi per andare a recuperarlo fino al fondale marino: l'uomo era ancora in vita, ma per poco. Inutile il trasporto al 118 dato che l'operaio di origine filippina non ce l'ha fatta anche se il viaggio verso il pronto soccorso dell’ospedale di Pescara, effettuato in elicottero, lasciava qualche barlume di speranza: la morte è avvenuta ufficialmente alle 11.30.

Il magistrato di turno della Procura di Chieti ha disposto il sequestro dell’area nonché delle dotazioni di bordo presenti nello spazio dell’infortunio.

Di Ivan Vito

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