Diana Pifferi, scoperto chi è il padre biologico della bimba morta di stenti

Omicidio Diana Pifferi, gli inquirenti dopo tante ricerche avrebbero scoperto chi è il padre della piccola: un nome e un cognome per il padre della bimba lasciata morire segregata in casa

MILANO - Qualche giorno fa gli incuranti avevano annunciato di stare indagando nella vita e nel passato di Alessia Pifferi, madre della piccola Diana morta di stenti a Milano perché abbandonata una settimana intera all'interno dell'appartamento in via Parea con temperature anche superiore ai 30 gradi. Un degrado, quello di via Parea che Il Giornale d'Italia è andato a immortalare, anche per capire quale fosse il tessuto sociale da cui questa storia tanto dolorosa sì originava.

Diana Pifferi: ecco perché Alessia ha nascosto l'identità del padre della piccola

Inizialmente Alessia Pifferi aveva detto che l'attuale compagno non era il padre della bambina, sorvolando però sulla sua identità che aveva detto di non conoscere, ma nelle scorse ore Alessia Pifferi che si trova ancora a San Vittore con l'accusa di omicidio, ha confessato ai suoi avvocati Solange Marchignoli e Luca D'Auria, chi fosse il padre della bambina, un nome e un cognome che potrebbe accompagnare gli incoerenti che già erano sulle sue tracce.

Diana Pifferi: la madre Alessia avrebbe sempre saputo il nome del padre

Secondo quanto riportato da Milanotoday, Alessia Pifferi avrebbe sempre saputo il nome del padre biologico, Ma avrebbe nascosto il tutto per adombrare notizie che potevano giungere al nuovo compagno, un elettricista di Leffe, paese bergamasco in cui Alessia soggiornava mentre sua figlia moriva di stenti nell'appartamento di via Parea, a Ponte Lambro.
Tuttavia c'è una contraddizione in termini perché proprio l'elettricista, sentito dalla polizia, avrebbe detto di aver saputo che la bambina era con la sorella di Alessia.
Quello che importa è che adesso il padre della bambina è conosciuto, la sua identità potrebbe anche essere verificata con un'analisi del DNA e i poliziotti potrebbero contattare molto presto quest'uomo anche per accertarsi si sapesse davvero di essere il padre della bambina.
Le uniche indiscrezioni che sono emerse in queste ultime ore è che il papà della piccola Diana è un uomo italiano e che molto probabilmente non sa assolutamente nulla dell'omicidio, domande che dovrebbero essere poste a chi all'interno di quello stabile ancora ci viveva come è riuscito ad appurare Il Giornale d'Italia in un reportage a casa della piccola Diana Pifferi.
Tuttavia le dichiarazioni dell'uomo potrebbero essere utili per comprendere la veridicità dei racconti forniti dalla donna, per comprendere anche meglio la sua personalità e le decisioni che l'hanno portata a cambiare più spesso relazione amorosa.

Alessia Pifferi: i legali chiedono incidente probatorio sul "biberon corretto alle benzodiazepine"

I legali di Alessia Pifferi hanno spiegato che dopo i primi giorni in cui Alessia ancora non si rendeva conto di quanto era accaduto, adesso sarebbe molto più lucida e collaborativa. Così come ha spiegato l'avvocato Marchignoli: "stamattina era più tranquilla e serena e mi ha rivelato il nome del padre. Si tratta di una informazione che non dirò a nessuno, in quanto non ha alcuna rilevanza ai fini processuali".
In merito alle accuse di aver corretto il latte della bambina con benzodiazepine, sospetto che deriva dal ritrovamento di una boccetta mezza vuota di "En", che sarebbe stata rilasciata da un uomo di mezza età che Alessia Pifferi avrebbe frequentato per un certo periodo, il legale della donna ha dichiarato di aver fatto richiesta di incidente probatorio per le analisi del biberon.