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Omicidio Ciatti, il ceceno Rassoul Bissoultanov condannato per omicidio volontario

Condannato Rassoul Bissoultanov, assolto Magdomagov. La lunghezza della pena si deciderà nei prossimi giorni: si va da un minino di 15 anni ad un massimo di 25

03 Giugno 2022

Niccolò Ciatti, consegnato il ceceno accusato dell'omicidio: sarà estradato

Fonte: lapresse.it

Il tribunale spagnolo ha deciso: condannato Rassoul Bissoultanov, assolto Magdomagov in merito all'omicidio di Niccolò Ciatti. Questo il verdetto dei giurati che hanno giudicato colpevole il 28enne ceceno. Quest'ultimo dovrà scontare una pena compresa tra i 15 e i 25 anni, nei prossimi giorni comunque è attesa la decisione. Una sentenza attesa da quasi cinque anni dalla famiglia di Niccolò, che adesso può tirare un sospiro di sollievo.

Omicidio di Niccolò Ciatti: Bissoultanov condannato

Omicidio volontario, questo il verdetto dei giurati. Rassoul Bissoultanov è stato condannato al carcere per aver ucciso il giovane Niccolò Ciatti in una discoteca in Spagna, a Lloret de mar. "Il calcio sferrato a Niccolò Ciatti voleva uccidere" secondo quanto ha stabilito la giuria popolare del Tribunale provinciale di Girona. Il pm ha chiesto 24 anni di carcere, ma comunque non ci si dovrebbe discostare molto. La famiglia e tutti i suoi amici hanno atteso tanto, troppo a giudicare dalla chiarezza della vicenda e da come è stata raccontata da chi l'ha vissuta. Un terribile calcio in testa che ha strappato alla vita un ragazzo di 22 anni.

Omicidio di Niccolò Ciatti: la ricostruzione
 

Niccolò Ciatti partito da Firenze in direzione Spagna, Lloret de Mar, la notte tra l'11 e il 12 agosto del 2017, sulla pista da ballo della discoteca St Trop, è stato preso di mira da Bissoultanov insieme a due connazionali. Quella che si pensava potesse essere una serata spensierata si è trasformata in tragedia: i tre ceceni provocano Niccolò e poi lo atterrano di fronte a una folla indifferente, come si vede in un video che ha fatto il giro del mondo. I tre esperti di lotta Mma si accaniscono sul povero Niccolò mentre gli amici cercano di allontanarli, inutilmente.

Il calcio sulla testa, violentissimo sferrato dal neo condannato, non lascia scampo a Niccolò. Uno dei due amici racconterà che per il colpevole è stato come "come dare un calcio a un pallone". Niccolò verrà rianimato e portato all'ospedale di Girona, dove poche ore dopo arrivano il padre e la madre. I due sconvolti perdono di lì a poco la speranza dato che le condizioni di Nicolò peggioreranno facendogli perdere la vita. 

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