08 Maggio 2022
fonte: imagoeconomica.it
Si allunga l'elenco delle figure contrarie all'invio di armi in Ucraina. Questa volta è Papa Francesco a parlare e a dire la sua: "Le armi non portano mai la pace", dice oggi, domenica 8 maggio 2022 dopo la consueta recita del Regina Caeli in piazza San Pietro, a Roma. "Preghiamo affinché i responsabili delle nazioni non perdano il fiuto della gente che vuole la pace", prosegue, dicendo poi di aver affidato "alla Vergine Maria le lacrime del popolo di Kiev". Anche sulla guerra tra Ucraina e Russia ha le idee molto precise: secondo il Pontefice si tratta di "un'insensata sciagura, una pazzia".
Papa Francesco interviene quindi ancora una volta sull'invio di armi in Ucraina, senza dimenticare che l'Italia è tra le nazioni, insieme ad altre appartenente all'Ue, a farlo. Il Capo del Vaticano si mostrano contrario, affermando che così facendo, con ogni probabilità, non si arriverà mai a una pace tra Kiev e Mosca. L'invito che rivolge ai fedeli da piazza San Pietro è uno solo: pregare per la pace. "Proprio in quest'ora - sostiene - tanti fedeli si stringono intorno alla venerata immagine di Maria del Santuario di Pompei per rivolgere la supplica, sgorgata dal cuore del beato Bartolo Longo. Spiritualmente inginocchiato davanti alla Vergine. le affido l'ardente desiderio di pace di tante popolazioni che in varie parti del mondo soffrono".
"Oggi siamo travolti dalle parole e dalla fretta di dover sempre dire e fare qualcosa. Abbiamo paura del silenzio. Quanta fatica si fa ad ascoltarsi", afferma ancora Papa Francesco dalla sua sede di Roma. "Ascoltarsi fino alla fine, lasciare che l'altro si esprima. Ascoltarsi In famiglia, a scuola, al lavoro, persino nella Chiesa! Ma per il Signore anzitutto occorre ascoltare", conclude infine nel suo discorso domenicale di oggi, 8 maggio 2022.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia