Assalto alla Cgil, altri cinque arresti: c'è anche il leader No Vax Nicola Franzoni (che esultò per la morte di Sassoli)

Le forze dell'ordine hanno eseguito altri cinque arresti per l'assalto alla Cgil: c'è anche il leader No Vax Nicola Franzoni. Sono in tutto 25 adesso le persone accusate a vario titolo di aver guidato l'assalto alla sede romana della Cgil lo scorso nove ottobre 2021. Quel giorno in piazza del Popolo era stata organizzata una manifestazione contro il Green Pass a cui presero parte 10mila persone. Ma una frangia dei partecipanti, tra cui molti esponenti del movimento neofascista Forza Nuova, si diresse poi in Corso Italia per dare l'assalto alla sede del principale sindacato italiano. Gli estremisti non trovarono alcuna resistenza, se non alcuni poliziotti appostati all'ingresso, e devastarono i locali della confederazione sindacale. Grazie all'esame dei filmati delle telecamere di sicurezza erano già state eseguite 20 misure cautelari.

Assalto alla Cgil, altri cinque arresti: c'è anche Nicola Franzoni

Adesso è stato arrestato anche Nicola Franzoni, 43 di Marina di Carrara vicino a diversi movimenti No Vax e diventato famoso su Telegram, dove aveva aperto un suo canale seguito da migliaia di persone. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine soprattutto per fatti legati agli ultimi due anni: nel giugno del 2020 l'accusa a suo carico era di vilipendio e apologia di fascismo. 

Più di recente, era stato il destinatario di un foglio di via a Roma per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata, mentre nove anni fa è stato condannato dal giudice di pace per un'aggressione alla madre di una sua dipendente. Sui social si è distinto per molti commenti offensivi quando non addirittura deliranti. Disgustoso quello con cui commentava, lo scorso gennaio, la morte del presidente del Parlamento europeo David Sassoli: "Dio vede e provvede, una testa di c... in meno". 

Tra gli arrestati anche militanti di Forza Nuova

Fortemente contrario alle vaccinazioni e all'uso del Green Pass, si scagliava spesso con toni antisemiti e intrisi di complottismo contro gli ebrei, accusati di controllare sette case farmaceutiche, di produrre i vaccini, di controllare l'economia mondiale e di imporre al governo "uno sterminio di massa".

Con lui,sono indagati per devastazione e saccheggio aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata anche altre quattro persone: Mirko Passerini, sottoposto a obbligo di dimora come Emiliano Esperto. Misure cautelari anche per Claudio Toglia, vicino a Forza Nuova così come Alessandro Brugnoli, rispettivamente colpiti dall'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e dall'obbligo di dimora presso il comune di residenza.