Stato di emergenza, fino a quando resterà la proroga nel 2022? Le intenzioni del governo

Il 16 febbraio la Camera ha approvato la fiducia sulla proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. Ancora però non è chiaro quando diremo definitivamente addio alla misura

Il 2022 si è aperto con la proroga dello stato di emergenza, ma ancora non è chiaro se sarà questo l'anno in cui finalmente ci lasceremo alle spalle la misura. Nella giornata del 16 febbraio, la Camera ha approvato la fiducia sulla proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 marzo, dopo che il governo era intervenuto lo scorso dicembre per allungare di altre tre mesi il provvedimento, che altrimenti sarebbe andato verso la scadenza naturale. A gennaio sarebbero infatti scaduti i due anni da quando il governo Conte aveva varato lo stato d'emergenza con l'arrivo della pandemia. Un limite temporale che per essere superato necessitava dell'intervento del Parlamento.

Stato di emergenza 2022, fino a quando resterà la proroga?

Con la fiducia della Camera resta però l'incognita di cosa accadrà dopo il 31 marzo. Lo stato di emergenza resta sempre infatti motivo di scontro tra i diversi schieramenti della maggioranza. Già durante il governo Conte, il centrodestra si era opposto alle continue proroghe, accusando l'esecutivo allora in carica di sminuire il ruolo del Parlamento. Con l'arrivo del governo guidato da Mario Draghi, di cui fa parte anche la Lega, hanno iniziato a diminuire le barricate contro la proroga, anche dallo stesso partito di Matteo Salvini. Tuttavia l'iter dell'ultimo decreto non è comunque stato facile: nell'esame degli emendamenti, infatti, il governo era andato sotto proprio in merito a una richiesta di modifica del Carroccio.

Al fine di blindare il decreto dunque, l'esecutivo aveva posto la fiducia. Così facendo il prossimo 31 marzo probabilmente, sempre che la curva dei contagi lo permetta, lo stato di emergenza verrà lasciato scadere naturalmente. Da più parti si chiede infatti il superamento della struttura emergenziale, insieme anche al meccanismo delle Regioni colorate e all'utilizzo del Green Pass. Sono di questo parere ad esempio il presidente della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga, che a tal proposito ha dichiarato come sia necessario: "Riaprire tutto, senza restrizioni, alla fine dello stato di emergenza. Dobbiamo superare questa fase, dati permettendo, andando comunque avanti con le vaccinazioni e la proroga dei contratti per rafforzare il sistema sanitario", ha affermato in un'intervista a Repubblica.

Dello stesso parere anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, secondo cui: "Dobbiamo fare come la Francia, che ad aprile toglie tutto",. Il ministro esprime un sentore piuttosto diffuso all'interno del suo partito - la Lega - che storicamente si è sempre schierato contro l'eccessivo rigore dei chiusuristi. Non solo: Garavaglia ha poi aggiunto: "Mi auguro che lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non sia rinnovato, visto che i numeri migliorano di settimana in settimana. Di conseguenza tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno".