04 Febbraio 2022
Fonte, Twitter: @thesummary27
Dopo 3 giorni interi di scavi, Ryan, il bimbo caduto in un pozzo in Marocco è a un soffio dal salvataggio. I soccorritori scavano ininterrottamente da più di 72 ore per raggiungere Ryan che giace solo, sul fondo del pozzo, accovacciato nel fango. Fin da subito l'operazione si è mostrata insidiosa, ma i volontari non hanno mai mollato la presa.
É da 3 giorni interi che i soccorritori stavano scavando per raggiungere Ryan, il bimbo di 5 anni caduto in un pozzo in Marocco, nel villaggio settentrionale di Ighran (Chefchaouen). Il bambino stava giocando nei campi quando è sparito nel nulla. Dopo qualche ora, la madre, preoccupata, ha dato l'allarme alle forze dell'ordine.
A scoprirlo sul fondo di un pozzo profondo 60 metri sono stati degli operai in un'area rurale nei pressi della città marocchina. A partire dal quel momento, i soccorritori non hanno mai smesso di scavare per raggiungere il piccolo Ryan che giace solo in profondità.
Secondo l'agenzia di stampa ufficiale MAP, sono stati utilizzati cinque bulldozer per scavare una buca parallela al pozzo nel tentativo di raggiungere il bimbo. Finora, i soccorritori avrebbero raggiunto i 19 metri, ostacolati anche dal terreno roccioso che sta rallentando i lavori di salvataggio.
"Sono riuscito a comunicare con il bambino e gli ho chiesto se poteva sentirmi. C'è stata una risposta. Ho aspettato un minuto e ho visto che ha iniziato a usare l'ossigeno", ha detto a 2M il volontario della Mezzaluna Rossa Imad Fahmy, colui che è riuscito ad avvicinarsi di più al piccolo Ryan, scendendo fino a 25 metri. Il soccorritore racconta di averlo sentito respirare e piangere quando era a pochi metri da lui, ma di non essere riuscito a scendere oltre a causa del terreno insidioso.
Toccano il cuore di tutti le immagini delle telecamere utilizzate per il salvataggio che mostrano il piccolo Ryan sul fondo del pozzo accovacciato nel fango. L'affetto per il bimbo arriva supera i limiti di tempo e spazio, arrivando da ogni parte del pianeta. Su Twitter, in Marocco, è di tendenza l'hashtag #SaveRyan, e tutto il mondo ha gli occhi puntati su quel pozzo nella piccolo villaggio di Ighran, dove è iniziato l'incubo che si spera possa finire nei prossimi minuti.
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