Mascherine Ffp2, raggiunto accordo per il prezzo calmierato: sarà fissato a 75 centesimi
La struttura commissariale ha raggiunto un accordo per la vendita delle mascherine Ffp2 a prezzo calmierato: saranno venduta a 75 centesimi ciascuna presso le farmacie aderenti
Sarà di 75 centesimi l'una il prezzo calmierato per le mascherine Ffp2. Nella giornata del 3 gennaio è stato infatti raggiunto l'accordo tra la struttura commissariale retta dal generale Francesco Paolo Figliuolo e le associazioni di categoria FederFarma, AssoFarm e FarmacieUnite. In questo modo le mascherine Ffp2, obbligatorie in determinati luoghi come mezzi pubblici, cinema e stadi, potranno essere vendute a un prezzo sostenibile per tutti i cittadini. L'accordo finale sarà siglato a breve e le adesioni potranno essere sottoscritte attraverso il sistema tessera sanitaria.
Mascherine Ffp2, ok al prezzo calmierato
L'accordo per il prezzo calmierato delle mascherine Ffp2 è stato raggiunto d'intesa con il ministero della Salute e sentito anche il parere dell'Ordine dei Farmacisti. A partire dal decreto entrato in vigore lo scorso 25 dicembre tali dispositivi di protezione individuale sono obbligatori in Italia in determinati contesti. Tra questi cinema, teatri, stadi, mezzi di trasporto pubblico dove non è possibile mantenere le distanze e mezzi a lunga percorrenza come treni e aerei. L'uso della mascherina Ffp2 è inoltre obbligatorio per dieci giorni per chiunque sia entrato in contatto stretto con una persona positiva, essendo tenuto non più alla quarantena ma alla semplice autosorveglianza.
L'introduzione del calmiere consentirà di contrastare l'impennata dei prezzi che hanno avuto le mascherine Ffp2 in questi ultimi giorni: vale a dire dall'entrata in vigore dell'obbligo. Partite da un valore che oscillata tra gli 80 centesimi e 1,5 euro, oggi una singola mascherina può arrivare a costare anche 3,5 euro. Ciò va ovviamente di pari passo con la sempre minore reperibilità, non solo nelle farmacie ma anche tra gli scaffali dei supermercati. Anche online è diventato molto difficile recuperarle.
Soddisfatta l'Unione Nazionale dei Consumatori
L'accordo tra la struttura commissariale e le farmacie è stato salutato con entusiasmo da Massimo Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, che sul tema ha tuttavia espresso delle riserve circa il "problema della tempistica, non solo perché si spera che la prossima volta vengano finalmente fissati i prezzi prima dell'introduzione dell'uso obbligatorio e non viceversa, ma anche perché ancora oggi non sappiamo esattamente da quando si troveranno a 0,75 centesimi, senza se e senza ma".