Scuola, il Vaticano contro la didattica a distanza: "Misura grave, impoverisce l'apprendimento"

In un documento ufficiale il Vaticano critica la didattica a distanza a scuola, chiedendo che venga utilizzata in futuro soltanto come "ultima ratio in casi estremi"

Il Vaticano prende ufficialmente posizione sulla scuola nell'era Covid e lo fa criticando il sistema della didattica a distanza che ha caratterizzato gli ultimi due anni. In un documento pubblicato dalla Pontificia Accademia per la Vita, la Santa Sede ha espresso la sua contrarietà nei confronti di un metodo che ha, a suo dire, impoverito l'apprendimento intellettuale dei ragazzi deprivandoli delle necessarie relazioni formative. Una critica a cui segue un'esplicita richiesta per il futuro: usufruire della dad soltanto come ultima ratio in casi estremi di diffusione del contagio.

Vaticano contro la didattica a distanza: "Impoverisce l'apprendimento"

Pur premettendo che: "L'esperienza di precedenti epidemie ha dimostrato l'efficacia di questa misura nell'ottenere un controllo dell'infezione e un appiattimento della curva del contagio", la Pontificia Accademia per la Vita si è sentita in dovere di evidenziare "la gravità di una tale misura, che dovrà in futuro essere considerata solo l'ultima ratio da adottare in casi estremi e solo dopo aver sperimentato altre misure di controllo epidemico quali una diversa sistemazione dei locali, dei mezzi di trasporto e dell'organizzazione dell'intera vita scolastica e dei suoi orari".

Per il clero vaticano infatti, dove vi è stata l'applicazione della didattica a distanza "l'impoverimento dell'apprendimento intellettuale e la deprivazione delle relazioni formative sono diventati un'evidenza condivisa". Ciò tuttavia non impedisce "di apprezzare l'uso dei mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione per non perdere semplicemente la didattica e il contatto". Da parte della chiesa vi è anzi un sincero apprezzamento per "le risorse della rete", auspicandone "un rafforzamento in alcune aree del mondo dove l'uso dei collegamenti virtuali è ancora troppo debole".

"Evidente l'accumulo di frustrazione tra i ragazzi"

Nel documento inoltre, la Pontificia accademia precisa come sia ormai evidente "l'accumulo di frustrazione e di disorientamento soprattutto degli adolescenti, particolarmente aggravato da pregressi contesti di povertà e disagio sociale. Si stima che almeno 10 milioni di bambini, nel mondo, non torneranno più a scuola", prosegue poi l'accademia con dati alla mano. "Molti di loro vengono riassorbiti da problematiche sociali che li costringono al lavoro minorile e allo sfruttamento".