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Milano, arrestata nomade incinta che ha svaligiato una casa con la figlia

Una nomade incinta ha deciso, con la complicità della figlia, di svaligiare un appartamento a Milano. La donna è stata subito arrestata dalla polizia che è riuscita a giungere in tempo sul luogo

13 Dicembre 2021

Polizia

Fonte: LaPresse

Una nomade incinta di 33 anni, è stata arrestata dopo aver svaligiato una casa a Milano. Ad accompagnarla durante la rapina vi è anche la figlia, una bambina di 9 anni. La donna era già nota alle forze dell'ordine, in quanto aveva compiuto altri reati simili.

Arrestata nomade incinta a Milano

L'appartamento svaligiato era sito in via Giambellino e il furto è stato compiuto ieri sera, 12 dicembre 2021. Ad allertare la polizia sono stati i vicini di casa che dopo aver udito alcuni rumori strani, hanno visto la donna entrare indisturbatamente nell'abitazione che è stata rapinata. Una volta volta giunti sul luogo, i poliziotti hanno beccato la donna in flagranza di reato, arrestandola immediatamente. La refurtiva consiste in un ricco bottino composto da abiti ed alcuni gioielli. La nomade è stata schedata dalla polizia e risulta essere una donna croata di 33 anni. Con lei vi era anche sua figlia, 9 anni ed ultima di altri 7 figli. Nel grembo, la nomade, porta un'altra creatura che a breve dovrebbe nascere, arrivando a quota 9 figli. Dai registri della polizia, risulta che la donna sia già nota alle forze dell'ordine per dei crimini simili, essendo responsabile di ben 18 furti. Ciò nonostante, la nomade non è mai stata in carcere.

Non è mai stata in carcere

Il perchè la donna croata non sia mai stata in carcere è dato proprio dal fatto che ha affrontato 9 gravidanze durante tutti i suoi colpi. Visto l'avanzato stato delle sue gravidanze, sebbene gli arresti in flagranza di reato, la donna non avrebbe mai potuto vivere in regime carcerario. Attualmente, infatti, la 33enne croata è stata trasportata alla clinica Mangiagalli di Milano, dove è sotto osservazione. Quanto stabilito dalla legge prevede un processo per direttissima, ma viste le condizioni di salute quasi sicuramente non potrà essere trasferita in carcere e alle sue precedenti pene da scontare se ne aggiungeranno altre. Le forze dell'ordine, in questo caso, come da procedura, dovranno limitarsi a condurre la donna al proprio domicilio.

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