Vaccino, il direttore dello Spallanzani Vaia è sicuro: "Meglio fare il richiamo ogni anno"

In un'intervista, il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia, ha mostrato tutto il suo ottimismo riguardo la lotta contro il Covid, sottolineando l'importanza della terza dose e dei futuri richiami annuali

La variante Omicron sta iniziando a terrorizzare l'Europa ed è dunque consigliata la corsa al vaccino, soprattutto alla terza dose. Molti esperti stanno dando i propri pareri a riguardo, ma è ancora troppo presto per dare risposte certe. A dire la sua sulla situazione vaccini vi è anche Francesco Vaia, direttore dell'Istituto nazionale di Malattie infettive Lazzaro Spallanzani, che è abbastanza ottimista per il futuro.

Covid, Francesco Vaia vede la luce in fondo al tunnel 

Il dottore Vaia è ormai sicuro che il virus si comporta come tutti i virus influenzali ed è dunque soggetto a mutazioni. Per quanto riguarda i vaccini, come per i virus influenzali, anche per il Covid sarà necessario fare il richiamo ogni anno. La terza dose da poco è stata approvata e già si sta pensando quindi alle dosi successive. Francesco Vaia sembra essere molto ottimista, in quanto ha osservato, durante un'intervista al quotidiano Il Messaggero, che "le mutazioni nelle code delle pandemie possono anche avvenire in maniera benigna". Si sta finalmente vedendo a questo punto quella famosa luce in fondo al tunnel. Nella sua intervista, Vaia, a proposito di richiami e luci in fondo al tunnel ha infatti dichiarato che "il punto è arrivare a chiudere l'emergenza, aggiornando i vaccini e arrivando a farci la dose annuale con la stessa logica dell'antinfluenzale. La vaccinazione non deve essere un dramma. Dobbiamo adottare misure che facciano delle famiglie le nostre alleate. Con il sorriso e con il buon senso. Ne usciremo, ci siamo".

La nuova variante del Covid non è più patogena

Il direttore dello Spallanzani ha anche parlato della famigerata variante Omicron senza alimentare il panico o creare inutili allarmismi. C'è molta cooperazione, soprattutto a livello internazionale. Esiste infatti una task force nazionale che collabora con i medici sudafricani. Questi ultimi trasmettono dati aggiornati sulla variante Omicron, che vengono studiati congiuntamente dai nostri medici. Allo stato dei fatti, Vaia ha dichiarato che questa variante potrebbe sostituire la Delta manifestandosi in maniera differente. Questa affermazione potrebbe spaventare, ma Vaia fa anche sapere che "non è più patogena rispetto alle precedenti varianti e sembrerebbe anche non sfuggire al vaccino".