Obbligo di mascherina all'aperto, per Lopalco è "eccessivo e vessatorio"

Secondo l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco sarebbe eccessivo l'obbligo di mascherina all'aperto anche per i cittadini che hanno fatto la terza dose

Non tutte le autorità sanitarie sembrano essere concordi sull'obbligo di mascherina all'aperto che molti amministratori locali stanno chiedendo a gran voce in questi giorni. Tra questi vi è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, che in un'intervista rilasciata ad Adnkronos Salute ha definito eccessiva e vessatoria una misura di questo tipo in contesti non affollati o con la presenza di cittadini che hanno già fatto la terza dose. Attualmente l'obbligo di mascherina all'aperto è stato disposto nei territori passati in zona gialla, come il Friuli-Venezia Giulia, o che vi entreranno nei prossimi giorni come la provincia autonoma di Bolzano.

Pier Luigi Lopalco sull'obbligo di mascherina all'aperto

Commentando l'ipotesi di obbligo di mascherina all'aperto sostenuta da molti sindaci Lopalco ha dichiarato: "A fronte di elevate coperture vaccinali mi sembra eccessivo. Sarebbe di buon senso promuoverne l’uso all’aperto solo in presenza di forti carenze nella copertura vaccinale o di situazioni di particolare affollamento". Da alcuni giorni diversi amministratori locali stanno infatti chiedendo al governo di introdurre l'obbligo in concomitanza con il lancio del Super Green pass previsto per il prossimo lunedì 6 dicembre.

"Costringere un cittadino" - ha poi concluso Lopalco - "che magari ha fatto tre dosi di vaccino a indossare la mascherina mentre si gode una passeggiata su un viale non troppo affollato mi sembra davvero vessatorio". L'ex assessore alla Sanità della Regione Puglia sembra dunque prediligere la via del buon senso, ritenendo illogico dover indossare obbligatoriamente la mascherina anche in assenza di assembramenti rilevanti.

Le ordinanze già in vigore sul territorio italiano

Nonostante non vi sia al momento un provvedimento su scala nazionale che obblighi all'indossare la mascherina all'aperto sono già diverse le amministrazioni locali che hanno giocato d'anticipo sulla questione in forma precauzionale. Grandi città come Torino, Milano, Verona, Bergamo, Padova e Bologna hanno già implementato o comunque previsto per i prossimi giorni provvedimenti che impongano l'uso del dispositivo di protezione anche all'aperto.

Nel capoluogo lombardo ad esempio l'obbligo è stato varato già lo scorso 27 settembre ma solo nelle vie del centro maggiormente affollate, così come a Bologna dove l'obbligo è in vigore dal 26 novembre nell'area del centro storico. Nel centro di Aosta la mascherina dovrà essere indossata invece soltanto nei weekend e nei festivi fino a domenica 9 gennaio, mentre a Verona il sindaco Federico Sboarina ha esteso l'obbligo a tutto il territorio cittadino.