Report, lettera anonima contro Sigfrido Ranucci: accuse di mobbing in redazione
Una lettera anonima riemersa mercoledì in Vigilanza Rai accusa il conduttore di Report di mobbing e servizi montati ad arte; ma per Sigfrido Ranucci è solo "altro fango"
Nuove polemiche per Sigfrido Ranucci, il popolare conduttore della trasmissione televisiva Report a questo giro è stato infatti accusato di mobbing e di aver mandato in onda servizi preconfezionati da una lettera anonima che è riemersa mercoledì scorso in Commissione di Vigilanza Rai. A risollevare la questione sulla missiva, nota da mesi negli ambienti dell'azienda di Stato, sono stati i parlamentari Davide Faraone di Italia Viva e Andrea Ruggieri di Forza Italia, che durante la seduta avrebbero chiesto spiegazioni all'amministratore delegato Carlo Fuortes in merito alle accuse lanciate in forma anonima contro Ranucci.
Report, lettera anonima contro Sigfrido Ranucci
La vicenda è stata riportata all'opinione pubblica dallo stesso Sigfrido Ranucci, che in un lungo post pubblicato su Facebook ha spiegato come le accuse a lui rivolte siano soltanto "fango nel ventilatore". Il conduttore ha poi accusato i parlamentari Ranucci e Ruggieri di riciclare vecchie lettere anonime già note in Rai da questa estate: "I due hanno chiesto chiarezza sulla lettera anonima. Vorrei rassicurarli. Prima di loro è stato il sottoscritto a chiederla". Per Ranucci la missiva non sarebbe infatti altro che "un altro dossier basato su falsità. E ho già presentato una denuncia il 5 agosto".
Il conduttore di Report è infatti accusato nella lettere non soltanto di mobbing nei confronti dei colleghi della trasmissione, ma anche di aver mandato in onda servizi montati ad arte e di aver fatto avances di tipo sessuale verso i componenti femminili della sua redazione. Accuse confermate dallo stesso Ranucci: "Dopo i falsi dossier su fonti pagate, le false mail tra me e Casalino, le false accuse di essere no vax, ora arrivano le lettere anonime con le accuse di "bullismo sessuale in redazione e di servizi preconfezionati".
Vicenda Ranucci, la replica dell'ad Carlo Fuortes
Nel frattempo, il neo ad della Rai Fuortes confessa di non essere a conoscenza della questione: "Devo dire che è la prima volta che sento una cosa del genere. Evidentemente alla responsabile dell'Audit non è arrivato nulla perché lei sa che mi deve avvertire quando ci sono cose importanti. Cercheremo di capire di cosa si parla. Io agli atti non ho nessun tipo di denuncia formale o informale". La lettera anonima è stata infatti trasmessa all'Audit soltanto nella giornata di giovedì 25 novembre dopo mesi dalla denuncia presentata da Ranucci ai Carabinieri di Torvaianica lo scorso 5 agosto.
Al momento non è chiaro come mai sia stato lasciato trascorrere così tanto tempo dall'arrivo della lettera alla sua trasmissione all'Audit, avvenuta solo dopo il polverone sollevatosi a seguito dell'intervento dei parlamentari Faraone e Ruggieri. A tal proposito, il segretario della Commissione di Vigilanza Rai e deputato di Italia Viva Michele Anzaldi ha affermato che se fino a questo momento la Rai "non ha fatto nulla e non sono state effettuate le dovute verifiche su contenuti e origine del dossier, sebbene la questione sarebbe stata all'attenzione dei vertici della rete, ora non è più rinviabile l'apertura formale della procedura".