È morto a 109 anni Gaudenzio Nobili, l'uomo più anziano d'Italia

Nato nel 1912, Gaudenzio Nobili ha sempre vissuto nel comune di Fontaneto d'Agoglia, in provincia di Novara. Era divenuto decano d'Italia lo scorso settembre

È morto alla veneranda età di 109 anni Gaudenzio Nobili, uomo più anziano d'Italia che aveva conquistato il titolo lo scorso mese di settembre, a seguito della scomparsa del siciliano Antonino Turturici. L'anziano è morto alle prime ore del 14 novembre nella sia abitazione di Fontaneto d'Agoglia, in provincia di Novara, dove è nato e vissuto per tutta la sua esistenza e dove ha lavorato come artigiano falegname anche dopo la pensione. Attualmente la donna più anziana d'Italia invece è la 111enne Ida Zoccarato, di Vigonza, nel padovano, nata il 24 maggio 1909.

Morto a 109 anni Gaudenzio Nobili, l'uomo più anziano d'Italia

Nato ultimo di sette fratelli il 25 gennaio del 1912, Nobili ha sempre lavorato come artigiano in una bottega della frazione San Martino, per poi approdare alla falegnameria del Comune di Novara, dove è rimasto fino al raggiungimento della pensione. Anche dopo il ritiro tuttavia l'uomo ha sempre mantenuto la passione per la falegnameria e l'intaglio del legno, come dimostrano i numerosi soprammobili e leggii che oggi si trovano in diverse chiese della zona.

Dorato di tempra d'altri tempi, l'anziano ha continuato a guidare la sua automobile fino all'età di 101 anni, quando ha deciso di smettere per sua stessa volontà a causa dell'avanzare degli anni. Nel frattempo tuttavia non si era spenta la passione per le camminate, come quelle che l'uomo faceva fino al cimitero per andare a trovare la moglie Carla, morta nel 2000 dopo 51 anni di matrimonio dai quali era nata la figlia Giampaola.

In paese tutti lo conoscevano come "Ninì" e fino a qualche tempo fa (prima che le sue condizioni di salute peggiorassero) lo si poteva incontrare a passeggio per le vie con il suo bastone in mano. Ai tanti nipoti e pronipoti che aveva avuto amava raccontare le storie della sua lunghissima esistenza, come quando votò per la Repubblica al referendum istituzionale del 2 giugno 1946. A chi gli chiedeva come avesse fatto a vivere così a lungo, Nobili spiegava che non possedeva in realtà un segreto della longevità, credendo però che un bicchiere di vino ogni tanto potesse far bene alla salute.