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Umbria, bambino morto al supermercato: per la Procura è omicidio

Le indagini dovranno chiarire la sequenza degli eventi che ha portato la madre di piccolo a quella tragica sera di venerdì 30 settembre

02 Ottobre 2021

Emergono nuovi dettagli sul caso del bambino morto portato in un supermercato a Città della Pieve, in Umbia. Per la Procura della Repubblica di Perugia è omicidio, confermano nella giornata di domenica 2 ottobre. Ora è stato disposto il fermo per la madre del bambino, che quella tragica sera si è presentata nel negozio in stato confusionale, con in braccio il piccolo.

Ancora tanti i dettagli da chiarire

Cosa ha portato la donna, se è stata lei come sospettano le indagini, a compiere l'insano gesto? Chi è questa persona, perché è accaduta una tragedia simile in una cittadina così tranquilla? Sono tante le domande a cui la Polizia scientifica di Perugia dovrò trovare risposta, partendo dai pochi indizi emersi nelle ultime ore.

Secondo le prime ricostruzioni la 43enne, di origini ungheresi, ha posato il cadavere di suo figlio, 2 anni, sul nastro trasportatore della cassa di un supermercato. L'episodio è avvenuto a Po' Bandino, frazione di Città della Pieve, provincia di Perugia. La madre era in stato confusionale nel momento in cui è sopraggiunta sul posto, dove è stata poi raggiunta dai soccorsi. Forse non si rendeva conto, forse cercava aiuto. Ciò che è chiaro agli inquirenti però e agli astanti increduli è che la scena raccapricciante vada indagata più a fondo.

Il bambino era gravemente ferito

L'allarme lanciato dai dipendenti del supermercato non è bastato a salvare il piccolo, che era già morto all'arrivo dei sanitari. Il bambino di 2 anni presentava ferite da taglio gravissime alla gola e al torace.

La madre era in stato confusionale e non ha opposto resistenza all'arrivo dei carabinieri. Nella serata di venerdì 1 ottobre è stata condotta in caserma, per un primo interrogatorio. Ora la Procura, che indaga sul caso, ha chiesto il fermo della donna con l'accusa di omicidio colposo, che verrà però confermata solo a seguito di approfondite indagini e un processo preliminare la cui data ancora non è stabilita.

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