21 Giugno 2021
Il presidente della Regione Calabria sul ventennio fascista
Secondo il presidente della Regione Calabria Antonino Spirlì (Lega), di Mussolini non si può condannare tutto, perché "è stato il fautore di una rivoluzione sociale". È quanto dichiara in un'intervista con Klaus Davi, per il programma KlausCondicio.
Durante l'intervista il presidente della Regione Calabria ha commentato il ventennio fascista, ritenendo superate le visioni che considerano Benito Mussolini come un personaggio totalmente negativo ed esprimendosi a favore di alcune delle opere più famose del Duce. "Condanna assoluta e totale delle leggi razziali e delle guerre coloniali, della seconda Guerra Mondiale e di Salò ma bisogna riconoscere che il Duce è stato soprattutto all'inizio fautore di una rivoluzione sociale", ha spiegato Spirlì. Un'opinione certo non innovativa ma che riaccende il dibattito sull'operato del dittatore fascista.
Secondo l'esponente della Lega, i tempi sono maturi per una rivalutazione positiva di Mussolini: "Per la sua parte socialista mi piace dire che andrebbe riletto e nella rilettura dare una valutazione positiva a quello che la merita, poi c'è altro che non la merita. Una rilettura oggi si può fare". Di meritevole, secondo Spirlì, ci sono tutte le iniziative fasciste che riguardano il sociale: "Ha creato le case popolari, le pensioni, l'assistenza all'infanzia, l'assistenza alle donne, le bonifiche, l'industrializzazione, la grande industria della cinematografia con la costruzione di Cinecittà". Il presidente della Regione Calabria quindi, si unisce al coro del "quando c'era lui" e invita a considerare gli aspetti positivi del fascismo, che, a suo dire, sono stati tanti. "Insomma, tante e tante cose sono state fatte in quegli anni e io non posso dimenticarlo - ha continuato Spirlì - perché sarebbe come dire che dalla Prima Repubblica dobbiamo cancellare tutto perché ci sono state anche le stragi".
Nella stessa intervista, Antonino Spirlì ha commentato la sua decisione di non candidarsi alle regionali di ottobre. Spirlì aveva preso il posto di Jole Santelli, deceduta prematuramente lo scorso anno. "Non è per paura o per timore di non prendere voti - ha dichiarato l'esponente della Lega - ho deciso di non candidarmi poiché in questo momento siamo realmente al tavolo delle trattative con il governo per la copertura del debito sanitario pregresso, che è una cosa abbastanza importante. Quindi vorrei esserci fino all’ultimo".
Spirlì commenta così il suo impegno pubblico al servizio della Regione Calabria. Regione nella quale, a suo dire, c'è ancora molto da fare: "Le trattative sul Pnrr con il porto di Gioia Tauro e con tutto il retroporto da organizzare. Non ci sono poche cose di cui occuparsi. La deprivatizzazione delle acque calabre, anche questa è un’altra una cosa che abbiamo portato avanti quindi c’è tanto da lavorare. Io penso che ognuno si deve impegnare per la preparazione del futuro, perché se abbandoniamo per andar a cercare voti io credo ognuno debba mettersi a lavorare nel modo migliore e i calabresi apprezzeranno questa presenza in cava, direi, fino all’ultimo momento".
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