01 Giugno 2021
Giovanni Brusca nel giorno del suo arresto (fonte LaPresse)
"Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata. Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso. Ogni altro commento mi pare del tutto inopportuno". A parlare così è Maria Falcone, a poche ore dalla notizia della liberazione di Giovanni Brusca, ex capomafia pentito coinvolto nella strage di Capaci.
Giovanni Brusca ora è libero. Il motivo? Ha finito di scontare la sua pena. L'ex capomafia - poi pentito - era colui che aveva premuto il telecomando che aveva innescato l'esplosione a Capaci, una strage che ancora oggi è impressa nella nostra mente e che ha portato alla morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
"La stessa magistratura in più occasioni ha espresso dubbi sulla completezza delle rivelazioni di Brusca - ha continuato Maria Falcone, la sorella del giudice siciliano ucciso mentre cercava di combattere la mafia - soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato: non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili - ha concluso - possa tornare libero a godere di ricchezze sporche di sangue".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia