23 Marzo 2021
Fonte: lapresse.it
Choc per l'omelia del parroco di Cesana, il quale ha dichiarato che ci sono donne "pagate da aziende statali oppure private, non dalla criminalità organizzata" per farsi ingravidare e poi per abortire al quarto o quinto mese, così da utilizzare gli organi del loro "feto vivo", per la sperimentazione del vaccino Covid. Vengono usati, asserisce il vescovo, "fegato, cuore e polmoni", per la sperimentazione del vaccino anti-Covid.
Una tesi assurda, quella sostenuta dal prete, nel corso di un’omelia durante la messa del 21 marzo nella parrocchia di San Rocco. Le sue parole, riprese con l'ausilio di un cellulare, sono poi finite in un video su You Tube e che ha provocato una reazione a catena di polemiche sui social che sono sfociate anche in insulti, più e meno gravi, nei confronti del parroco.
Sulla questione è intervenuto anche il vescovo di Cesena, Douglas Regattieri. Ha dichiarato di condividere "la posizione contenuta in una nota della Congregazione per la dottrina della fede" dello scorso 21 dicembre. "Quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione", ha rilanciato la Congregazione per la dottrina della fede del Vaticano, in una nota a firma del prefetto della Congregazione, il Cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, e dal segretario Monsignor Giacomo Morandi, approvata da Papa Francesco.
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