14 Marzo 2021
Continua la corsa alla vaccinazione: a marzo la media di somministrazione è arrivata a 170mila ogni 24 ore e negli ultimi due giorni ha superato quota 200mila. Numeri però ancora lontani dall’obiettivo che si propone il commissario all'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, che punta a 500mila al giorno. Figliuolo mira infatti " a vaccinare tutti gli italiani che lo vorranno entro la fine di settembre", riportano delle fonti.
Per raggiungere questo obiettivo, come si legge nella presentazione del nuovo piano vaccinale diffuso ieri, sarebbero due i capisaldi volti a dare un nuovo impulso alla campagna vaccinale in seguito al rallentamento subito a causa della scarsità di dosi ricevute: capillarità e spinta sulla distribuzione e la somministrazione.
Centrale sarà il coordinamento da parte del Commissario Straordinario Figliuolo “di tutte le attività, che saranno svolte con gli attori istituzionali e le altre organizzazioni e associazioni, per garantire, in piena sinergia, la continuità della filiera vaccinale, dall’approvvigionamento allo stoccaggio, dalla distribuzione alla somministrazione”. Dunque necessario un coinvolgimento massiccio di tutto il Sistema Paese. Al tavolo coordinato dalla Struttura Commissariale, partecipano infatti la Protezione Civile, le Regioni e le Province autonome e si prospetta la partecipazione di altri attori istituzionali e delle associazioni.
Per aumentare la platea dei vaccinati deve aumentare anche quella dei vaccinatori: l’obiettivo è quello di impiegare fino a 44 mila medici di medicina generale, 60 mila odontoiatri, 23 mila medici specializzandi. Un aiuto potrebbe anche arrivare dai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, dai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che dai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti.
Se necessario si procederà anche all’assunzione di nuovi medici e infermieri “ a chiamata”, i quali si aggiungerebbero agli oltre 1700 già operativi.
Attualmente i punti vaccinali sul nostro paese sono 1733. Non è escluso che potranno essere adibiti a nuovi punti anche i siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana.
Centrale inoltre il potenziamento del sistema di prenotazione (infologistica).
Negli ultimi mesi la campagna vaccinale ha però subito una frenata a causa della limitata disponibilità di vaccini, nonostante i dati di marzo siano più confortanti. In totale sono 6.430.266 le dosi somministrate, vale a dire l'89,2% di quelle consegnate, che sono 7.207.990. Non un risultato troppo negativo, anche se non tutte le regioni procedono allo stesso ritmo: la Puglia è in testa con il 99,3% delle dosi somministrate rispetto a quelle consegnate, segue Valle d'Aosta (99%), Provincia Autonoma di Bolzano (98%) e Campania (97,2%).
In coda Lombardia (83,3%), Veneto (83,1%), Calabria (77,1% ),Liguria (77,1%) e Sardegna (73,2%).
Alla maggior parte degli italiani è stato somministrato Pfizer/BioNTech (5.202.990 dosi), poi AstraZeneca (1.512.000) e Moderna (493.000). Ricordiamo che questo dato è anche dovuto al fatto che il vaccino di AstraZeneca viene inoculato solo agli under 65.
La speranza di un’accelerazione decisiva arriva anche grazie al vaccino Johnson & Johnson, approvato giovedì scorso dall’EMA. Un grande vantaggio di questo tipo di vaccino è rappresentato dal fatto che basterà inoculare una sola dose. Nel secondo trimestre nel nostro Paese sono attese 7,3 milioni di dosi.
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