29 Dicembre 2020
Palestra (fonte foto Lapresse)
"La riapertura a gennaio è un mio obiettivo e un obiettivo raggiungibile, dobbiamo vedere però i dati della pandemia dei primi di gennaio". Ad affermarlo è il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, intervenuto al programma Agorà su Rai Tre.
"Non voglio fare promesse ma l'obiettivo di riaprire, pur con delle limitazioni, palestre, centri danza e piscine, e tutte le altre attività importanti per il benessere degli italiani, credo sia possibile" continua Spadafora.
Sulla possibile riapertura delle palestre Spadafora afferma: "Stiamo lavorando costantemente col Cts, prima ancora della chiusura di ottobre avevamo disposto un nuovo protocollo con misure molto rigide e devo dire che molte palestre avevano fatto degli investimenti".
Poi ancora: "Abbiamo dato un fondo perduto consistente a tutti quei soggetti per coprire le spese fatte. Sono convinto che entro fine gennaio le attività sportive, con le condizioni che il Cts indicherà con molta precisione e probabilmente con delle limitazioni, potranno riprendere".
Il ministro Spadafora invece, per quanto riguarda la probabile riapertura degli stadi, mette un freno. "Tifosi allo stadio? Escludo che a gennaio ci possa essere questa possibilità" spiega.
"Ognuno spera di poter riprendere i propri hobby e le proprie attività professionali, il tema che all'interno di uno stadio da 60mila posti non sia un problema averne 20mila è relativo avere tutta questa gente che va nella stessa direzione nello stesso orario significa dover fare una serie di controlli, intensificare il sistema dei trasporti - quindi conclude il ministro - significa gestire una macchina che in questo momento non è prioritaria rispetto ad altre cose prioritarie per la ripartenza del Paese come ad esempio scuola e sistema industriale".
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