Sexy e grintosa, Victoria De Angelis, bassista dei Måneskin, testimonial di Emporio Armani Underwear

La nuova campagna di Emporio Armani Underwear è firmata dal fotografo Giampaolo Sgura che ritrae una divertita e sensuale Victoria De Angelis, bassista dei Måneskin, rock band di fama internazionale.

Le foto sono state scelte in bianco e nero, ad esaltare le espressioni della rockstar e la sua magnetica presenza scenica.

Victoria è da sempre l’anima del gruppo rock e colei che ha curato lo stile e l’estetica scenica dei tre partner espressa con massima attenzione agli stili contemporanei ed energici e a tutto ciò che anche visivamente trasmette un messaggio di consapevolezza e forza.

Personalità artistica dirompente, già agli esordi nel 2017 con il trionfo al contest musicale X Factor e al successo replicato durante il Festival di Sanremo ed Eurovision Song Contest 2021.

Insieme al frontman Damiano e ai due musicisti, ha fatto il tutto esaurito durante la lunga incredibile tournèe americana, che li ha portati sul palco con Mick Jagger nel concerto a Las Vegas.

Innamorata del basso, uno strumento che solitamente riscuote poco successo fra le donne, dando prova di fare una scelta coraggiosa, altra caratteristica che non è sfuggita a Giorgio Armani quando ha cercato chi potesse interpretare oggi l’energia e la femminilità delle ragazze moderne.

Nuova musa di Emporio Armani Underwear, immortalata dal talentuoso Giampaolo Sgura, uno dei fotografi di moda più ricercati ed anche ritrattista di celebrità, che cattura lo spirito libero del marchio del Gruppo Armani.

Non c’è niente di precostruito in Sgura, che rifiuta l’idea di un set calcolato prima e non vuole troppe informazioni, in una sorta di neo-realismo adattato al personaggio e alle sue emozioni autentiche del momento.

Al lavoro tra Milano e New York, alla ricerca di quegli sguardi, gesti e racconti che animano le possibili immagini sensuali e glamour del soggetto, lasciando un po' di seduzione anche nelle mani dello spettatore.

“Per me è più interessante quando chi guarda una mia foto utilizza la propria immaginazione e aggiunge la propria storia all’immagine”.

Così non ce ne è una migliore o una preferita, sono tutte un unicum e significano tutte molto per lui e, crediamo, anche per chi le ammira.