Avanti Savoia, Emanuele Filiberto punta sul football

Quando il popolare calcio incontro l'acclamata nobiltà. Il principe Emanuele Filiberto di Savoia, discendente della casata reale, è ‘letteralmente’ in campo per rilevare il Savoia Calcio 1908, la squadra di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, oggi nel girone A di Eccellenza Campania. Accolto da tifosi e un tripudio di gente, Emanuele Filiberto è giunto poche ore fa in città per presentare il progetto 'Casa Reale Holding' nei saloni della Basilica della Madonna della Neve. Ad accoglierlo è stato il sacerdote don Raffaele Russo che tra i flash dei fotografi e le interviste ha scambiato due parole col principe. Poi, spazio all'illustrazione del progetto, in una sala gremita da fan della squadra, di recente scossa da un'indagine giudiziaria che ha visto soggetti del team vittime di tentativi di estorsione. E' una scoperta che risale al 2003, quella del principe per il Savoia Calcio, quando la dirigenza lo nominò socio onorario della squadra. "Da quel momento ho sempre guardato con affetto a questa compagine", ha spiegato ai cronisti. "Due anni fa ho voluto avvicinarmi un po' di più e oggi credo sia venuto il momento di far qualcosa". Un progetto ambizioso che mira non solo alla rinascita della squadra, ma pure al recupero dei più giovani che vivono in aree sociali difficili. "In 3-4 anni punteremo alla serie C e poi al ritorno in B. Voglio farlo per la città e per i tifosi. E soprattutto mi rivolgo ai giovani: grazie allo sport possiamo dare un calcio alla malavita", ha detto in conferenza stampa il nobile presentando il progetto Casa Reale Holding SpA, che sarà quotata alla Borsa di Vienna. Si punta anche alla nascita di un'Accademia calcistica: "Vogliamo prendere i ragazzi, che sono il nostro futuro, e toglierli dalla strada, mostrare loro cosa è la nobiltà dello sport e del lavoro’. La nobiltà di sudare facendo sforzo.